Microstrategy è stata tra i primi fornitori di BI a cogliere le potenzialità insite nei Big data, e per guadagnare un differenziale competitivo rispetto ad altre piattaforme di analisi ha deciso di focalizzare la propria offerta su due aspetti particolari del fenomeno: la ‘social intelligence’ basata sui contenuti estraibili dalle reti sociali (di cui la sentiment analysis è forse l’aspetto più noto) e la fruizione di queste analisi da parte dei dispositivi mobili.
In altre parole: ha puntato su Facebook e su tablet e smartphone, portando la sua piattaforma prima su iOS (iPhone e iPad) e poi su Android.
Una scelta non priva di rischi e che aveva il sapore di una scommessa, ma che è risultata vincente e lo scorso febbraio ha portato la creatura di Mike Saylor nell’area dei Leader del Magic Quadrant Gartner per le piattaforme di BI.
Ha certamente pesato, in questo riconoscimento, la promessa mantenuta di portare gli strumenti di alert e di analisi rilasciati la scorsa estate per il mondo consumer nell’offerta di social intelligence per le imprese, con tutti i crismi di solidità e sicurezza che richiede un’operazione del genere. Così lo scorso dicembre è stata rilasciata Wisdom Enterprise, applicazione analitica costruita sulla piattaforma Microstrategy che i proprietari delle soluzioni di marketing ed e-commerce usate su Facebook possono adoperare per gli studi di segmentazione e previsione di comportamento degli utenti e del mercato.