MILANO – Nel numero di gennaio 2007 di ZeroUno, Carlo Marchini, responsabile Google Enterprise per l’Italia (www.google.com/enterprise ) aveva presentato Search Appliance, per un accesso all’informazione aziendale unificato, ubiquo e da qualsiasi dispositivo. Ecco ora l’annuncio di Google Apps Premiere, suite di applicazioni comprendente il servizio webmail Gmail, l’applicazione per la gestione condivisa delle agende Google Calendar, il servizio Google Talk per l’instant messaging e la telefonia voice over Ip, la funzionalità Start Page per la creazione di una home page web personalizzata, in versione aziendale: una soluzione completa di collaborazione e messaggistica che appare come una sfida diretta a Office e Outlook di Microsoft (www.microsoft.com). L’utente, in qualunque momento e ovunque nel mondo, senza hardware o software dedicati, accede sul proprio client a mail (G Mail), chat (G Talk), documenti (.doc), fogli di lavoro (.xls) e agenda (G Calendar), personali e condivisibili e alla propria Start Page.
Marchini confronta le caratteristiche di Premiere alle necessità aziendali. Di gran lunga la prima è “ridurre la complessità della struttura oggi a supporto di collaborazione e messaggistica: i client con sistema operativo e software installato”. Google, col suo triplice credo, velocità, rilevanza, e soprattutto semplicità, offre di ridurre tale complessità a un costo per licenza (utente/anno) di 40 dollari, mettendo in hosting nei data center Google tutto il sistema di collaborazione e messaggistica, con tanto di Sla di availability del 99,9%. Altre necessità sono legate all’esplosione dei volumi (gli utenti arrivano anche a 800 mail al giorno) e spazio (in media oggi sui 100 Mb/utente), nonché la necessità di condivisione di file .doc e .xls per farvi collaborare più persone tracciando e, se occorre, stornando modifiche – condivisione da allargare all’azienda estesa (filiali remote) o alla filiera di partner o fornitori e clienti o collaboratori remoti. Google Apps Premiere offre spazi mail della grandezza di 10 Gb e la possibilità di creare e condividere 1000 file .doc e 100 file .xls: il collaboratore o il semplice visualizzatore riceve un link, vi clicca e accede al file.
A fronte della condivisibilità, Marchini ammette che .doc e .xls di Google hanno “un set predefinito di funzionalità”, con alcuni limiti: ad esempio .doc non crea le etichette, e .xls non crea le Pivot Table (funzionalità del programma Excel di Microsoft). Anche se, è bene dire che questi limiti sono facilmente aggirabili; per esempio, si possono creare le Pivot Table con il programma di Microsoft semplicemente utilizzando uno spreadsheet (un foglio di calcolo) salvato su una Usb pen, caricandolo poi in Google Apps Premiere per lavorarci con .xls di Google.
Google Apps Premier si aggiunge alle già note Google Apps Standard (2 Gb di spazio mail per utente) e Google Apps Education (utilizzata soprattutto da studenti, ex allievi e varie centinaia di Università), che continueranno ad essere gratuite.
Due gli Early Adopter di Premiere in Italia: Mondadori sta sperimentando Premiere coi propri giornalisti, che accedono a mail, chat e alla propria StartPage con le ultime notizie e scrivono il proprio articolo e, se necessario, lo condividono con .doc; Regione Veneto ha scelto Premiere per offire a Comuni, Enti, Comunità Montane (dai 5 ai 15 dipendenti), un sistema di mail e agenda semplice e veloce, scalabile a costi lineari e con tempi di avvio ridotti, non di installazione.
Premiere: continua la sfida Google a Microsoft
Accesso e condivisione di informazioni, in qualunque momento e in qualunque posto del mondo. Webmail, condivisione delle agende, instant messaging, condivisione file di testo e fogli di lavoro; il tutto via web. Silicon valley contro Redmond? Nella foto Carlo Marchini, responsabile Google Enterprise in Italia
Pubblicato il 19 Lug 2007
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