Una premessa: questo editoriale è un po’ diverso da quelli che siete abituati a leggere. Spiega, senza frasi autocelebrative, come e perché una nuova realtà editoriale che si chiama Next Editore abbia deciso di investire su una “start up di 25 anni di storia”. Sì perché ZeroUno, nata nel 1981 da Arnoldo Mondadori Editore, dopo gli ultimi quattro mesi di turbolenza in cui ha reso visibile soprattutto una presenza on line sul proprio sito www.zerounoweb.it, si ripresenta al mercato anche nella tradizionale versione cartacea, andando a riappropriarsi di quello spazio che nei suoi lunghi anni di attività di diffusione informativa e culturale sui temi dell’Ict in Italia, si è caparbiamente e autorevolmente ritagliato: essere la rivista italiana di riferimento in grado di analizzare lo sviluppo della tecnologia Ict in rapporto alle problematiche di business dell’impresa.
Next Editore è il risultato di quello che, con molta enfasi, viene tecnicamente definito un management buy out, e che vede il sottoscritto, direttore di ZeroUno, direttamente coinvolto in questo progetto. Ancora più importante è il “nucleo storico” di persone e amici, giornalisti innamorati del loro mestiere, che ci hanno seguito in questa nuova avventura e che negli anni, grazie al loro impegno e passione, hanno consentito il concretizzarsi di quel concetto di qualità e indipendenza di informazione che voi stessi, ce lo dite spesso, ci riconoscete. Con questo numero di Ottobre che avete tra le mani, riprende quindi, dopo un pausa estiva un po’ più lunga del previsto (quattro mesi), ZeroUno così come l’avete sempre conosciuto e seguito. Con in più una serie di novità che sempre accompagnano una rivista quando vuole riproporsi più bella e interessante di prima: nuova linea grafica, nuova struttura di giornale ma deciso rafforzamento della linea editoriale: l’Ict analizzato nella sua funzione di strumento di miglioramento, di efficienza e di competitività d’impresa. Daremo quindi attenzione ai temi legati al cambiamento, all’organizzazione e ai processi con cui l’impresa vive e si muove sul mercato, alle persone che “sono” l’azienda e alla capacità di questa di essere davvero “real time” in rapporto ad un contesto economico e competitivo in cambiamento continuo. Qual è il ruolo, in questo scenario della tecnologia? Come impatta sulla vita e sui modelli di business di quelle imprese, soprattutto italiane, che dovranno saper innovare i propri processi ma anche i propri prodotti e servizi avvalendosi dell’Ict e capendo quanto la tecnologia impatterà sulla propria organizzazione?
Le risposte a queste domande le troverete, come sempre, nella nostra rivista; ma per esemplificare questo “nuovo corso” che rafforza il nostro posizionamento editoriale tradizionale attiriamo la vostra attenzione su due “punte di diamante” che connoteranno ZeroUno: le “Storie di Copertina” e i “Casi utente”. Con le prime intendiamo dare ai nostri lettori due indicazioni su “come fare innovazione” affrontando tipicamente due aspetti: un’innovazione “in là da venire” (a questo proposito è esemplificativo il tema dei corporate blog di cui si tratta in questa cover) ed un’innovazione “qui e subito”, analizzando tematiche, come ad esempio la prossima cover di novembre, con le quali quali le aziende si scontrano quotidianamente; ad esempio: “Come faccio a organizzare, sistematizzare la gestione della posta elettronica? Come, da questa sistematizzazione che si raffronta ai processi e ai modelli organizzativi attraverso i quali la mia impresa opera, posso mettere a punto dei modelli proattivi di sviluppo per il mio business?” L’innovazione, quindi, esaminata in un’ottica di prospettiva e quotidiana.
La seconda punta di diamante, che conoscete bene ma che viene fortemente estesa, sono i “casi utente”. Prima rivista italiana del settore Ict ad introdurre la modalità del caso utente come elemento esemplificativo dell’utilizzo della tecnologia applicata all’impresa, il nuovo ZeroUno proporrà casi reali di aziende che hanno fatto innovazione e dalla quale hanno tratto profondi benefici (il caso utente Boero, che proponiamo in questo numero, ne è un esempio). Ma non basta: il nostro sforzo sarà di “oggettivizzare” le problematiche emerse durante queste interviste, proponendo i punti critici e i vantaggi all’analisi di un esperto con cui ci si possa confrontare (Paolo Pasini di Sda Bocconi, in questo caso) per capire come dall’esperienza specifica di quella azienda si possano trarre spunti, riflessioni e consigli per tutte le altre imprese. Per comprendere meglio come fare innovazione.
Lassie-ZeroUno torna infine non solo con il giornale in bocca ma con dietro la coda un sistema di iniziative importante: Incontri a cena con gli utenti, convegni, tavole rotonde, allegati, un sito web che diventa ogni mese sempre più frequentato e ricco di forum, inchieste e documenti scaricabili e utili per chi lavora. E le idee certo non ci mancano. L’obiettivo, con questi progetti, è di sviluppare un sempre maggior numero di occasioni di contatto tra fornitori e utenti per favorire il confronto sulle complesse tematiche e prospettive della tecnologia e dello sviluppo competitivo.
Cosa dare a Lassie-ZeroUno dopo che è riuscito, schivando mille pericoli e affrontando mille battaglie, a tornare a casa con il giornale? Un biscotto! Che nelle nostre intenzioni si chiama “abbonamento”. Preparatevi: vorremmo proporvi, più avanti, la possibilità di far parte della comunità di ZeroUno inviandovi una rivista sempre più interessante, fruendo anche di una serie di servizi informativi chiedendovi in cambio di partecipare a questa nostra avventura spendendo qualche “euro-biscotto”.
Intanto ci fa enormemente piacere che ci leggiate ancora. Ci sentiamo finalmente a casa!
Torna a casaLassie-ZeroUno di Stefano Uberti Foppa
Una premessa: questo editoriale è un po’ diverso da quelli che siete abituati a leggere. Spiega, senza frasi autocelebrative, come e perché una nuova realtà editoriale che si chiama Next Editore abbia deciso di investire su una “start up di 25 anni di storia”.
Pubblicato il 11 Ott 2006
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