L’intelligenza artificiale applicata alle utility può consentire risparmi e ottimizzazione delle forniture alle utenze. Il valore si trova in tutti gli anelli della supply chain, dalla generazione dell’energia all’erogazione per gli utenti finali: le principali opportunità riguardano machine learning, robotica e automazione a livello di decision making.
È quanto emerge dallo studio del McKinsey Global Institute Artificial Intelligence: The next digital frontier? che mette in luce una serie di business case esemplari per quanto riguarda l’adozione di tecnologie e algoritmi di intelligenza artificiale, definita dal possesso di capacità elaborative simili a quelle dell’uomo.
Una delle applicazioni più interessanti sono le smart grid, in grado di bilanciare dinamicamente la produzione di energia per soddisfare le esigenze dei consumatori e aprire nuove opportunità di business agli stessi utenti: è il concetto di “prosumer”, ovvero il consumatore a sua volta in grado di rivendere alla rete elettrica la propria energia in eccesso.
Dai parchi eolici al termostato di casa
Nei parchi eolici, le applicazioni di intelligenza artificiale vedono in campo sensori e sistemi di machine learning, che consentono di bilanciare la produzione anche by-the-minute massimizzando il rendimento della struttura in relazione alla forza del vento. Permettono inoltre di prevedere i picchi di domanda e di gestire al meglio l’erogazione di energia, mentre robot e droni ispezionano le turbine senza provocare interruzioni di servizio. L’intelligenza artificiale può essere usata anche per assegnare ai clienti un assistente virtuale che dia consigli in base ai dati di consumo. Nest, un’azienda di Google, ha messo sul mercato termostati dotati di Wifi per creare un sistema di riscaldamento personalizzato che non ha bisogno dell’intervento umano.