Nella survey Artificial intelligence: The next digital frontier?, il McKinsey Global Institute traccia alcuni business case significativi in diversi settori, con riguardo all’applicazione dell’intelligenza artificiale. L’education è un settore chiave, sia per le implicazioni tecnologiche che può avere e sia per l’impatto a livello di rapporto con le materie di studio e di “job placement”. Secondo le stime di EdTechXGlobal e Ibis Capital, nel 2016 il sistema scolastico ha destinato quasi 160 miliardi di dollari a tecnologie per la formazione, mentre le proiezioni di spesa mostrano incrementi del 17% annuo fino al 2020. L’intelligenza artificiale sembra davvero destinata a giocare un ruolo importante in classe, aumentando l’efficacia dell’insegnamento. Gettando uno sguardo al futuro, si può ipotizzare che nel 2030 gli algoritmi “smart” saranno essenziali per aiutare i giovani a realizzare il loro pieno potenziale, e aiuteranno in fase di matching tra domanda e offerta sul mercato.
Piattaforme online e computer vision per aiutare gli studenti
In particolare, le stime del McKinsey Global Institute indicano che entro il 2025 le piattaforme online permetteranno a circa 60 milioni di persone di trovare un lavoro affine alle loro skill e alle loro preferenze e di ridurre gli investimenti a carico delle aziende in risorse umane del 7%. Civitas Learning e Salesforce stanno collaborando per aiutare le istituzioni universitarie a identificare gli studenti a rischio abbandono con applicazioni di machine learning sviluppate appositamente e che consentono di aiutare questi studenti a migliorare le proprie performance. Molto interessanti anche le tecnologie di computer vision, linguaggio naturale e gli algoritmi di deep learning per monitorare il grado di coinvolgimento e apprendimento degli studenti, supportando il lavoro degli insegnanti.