Gli esperti del McKinsey Global Institute, nello studio Artificial Intelligence: The next digital frontier?, si concentrano su un’ampia gamma di business case per valutare l’impatto dell’intelligenza artificiale in vari settori, tra cui anche il manufacturing. In questo caso si parla di robotica industriale e di assistenti virtuali, che sono destinati a rivoluzionare il rapporto con i clienti e tutti gli anelli della supply chain. Le tecnologie di intelligenza artificiale saranno fondamentali per gestire enormi volumi di dati e ottimizzare le operation in tempo reale, comprimendo i cicli di sviluppo dei nuovi prodotti per migliorare il time to market e riducendo le giacenze in magazzino. Aiuteranno anche ad aumentare le vendite migliorando le politiche di prezzo.
AI nel manufacturing: non solo tecnologia…
Tuttavia, sottolinea il report, le aziende si trovano ancora in larga parte impreparate a questo shift tecnologico che comporta adeguamenti culturali e del modo di fare business. È un modo di produzione “smart” in cui le macchine comunicano tra loro attraverso la rete e lavorano insieme, minimizzando la necessità di intervento dell’operatore umano. Un caso esemplare di produzione di nuova generazione è quello di Siemens nella città di Amberg, dove si producono circuiti logici in una factory digitalizzata: il 75% della produzione è automatizzato e il 99,99% dei pezzi è privo di difetti. I data scientist di Intel sono invece stati in grado di ottimizzare i tempi di produzione dei circuiti integrati grazie all’applicazione dell’AI in fase progettuale. In futuro, l’industria sarà in grado di monitorare in tempo reale i KPI per ottimizzare la produzione e ridurre tempi e costi.