Attualità

Lenovo punta tutto su Edge e AI

Con gli ultimi annunci, il vendor consolida il proprio impegno a supporto delle aziende per lo sviluppo di iniziative di intelligenza artificiale. Al centro, la capacità di offrire potenza computazionale distribuita alla periferia

Pubblicato il 25 Ott 2023

Immagine di nexusby su Shutterstock

La combinazione di artificial intelligence ed edge computing rappresenta un game changer per moltissimi settori. Ma dove si possono ottenere gli impatti maggiori? Massimo Chiriatti, Chief Technology Officer – Infrastructure Solutions Group – Italy – Lenovo, spiega come sfruttare il nuovo binomio tecnologico e quali sono i benefici per le aziende.

Edge computing, una rivoluzione inclusiva

“L’edge computing – esordisce Chiriatti – permette a qualsiasi azienda, anche di piccole e medie dimensioni, di ottenere potenza computazionale concentrata e decentralizzata. Non occorre più investire in sistemi costosi come i mainframe, che erano appannaggio di pochi eletti. I modelli IT stanno cambiando. Grazie a prodotti come il server Lenovo ThinkEdge SE455 V3, lanciato recentemente, anche le PMI possono avere un’elevata capacità elaborativa fuori dal datacenter, laddove viene prodotto il dato”.

Infatti, come spiega Chiriatti, non tutte le informazioni devono essere necessariamente trasmesse in streaming al cloud: molte possono essere processate direttamente alla periferia, ottenendo risparmio di tempo e di costi.

“Con la digitalizzazione e la diffusione dell’Internet Of Things – prosegue il C-Level di Lenovo – la quantità di dati da inviare al datacenter cresce esponenzialmente, facendo lievitare costi e latenza. Allora meglio avvalersi di potenza computazionale remota e distribuita, per gestire in locale l’analisi dei dati e abilitare nuove tipologie di applicazioni guidate dall’intelligenza artificiale”.

Dove e come applicare il binomio Edge-AI

Secondo Chiriatti, l’evoluzione IT sta determinando un cambio radicale dei modelli di business. A guidare la rivoluzione, ci sarebbero tre elementi: esplosione dei dati, capacità computazionale, algoritmi analitici. “Il crollo dei costi che gravitano attorno ai tre fattori – suggerisce il manager – determina la maggiore capacità delle aziende di implementare applicazioni innovative, come la predictive analisys”.

Infatti, esistono moltissimi esempi di soluzioni che, sfruttando la sinergia tra edge computing e artificial intelligence, abilitano ulteriori livelli di efficienza, efficacia e innovazione aziendale.

I casi più lampanti si trovano all’interno delle fabbriche, dove si realizzano applicazioni per la manutenzione predittiva delle macchine, oppure per la gestione efficiente del magazzino. Ma i campi di impiego sono i più vari.

“Ci sono società come il nostro cliente Translated – aggiunge Chiriatti – che utilizza l’AI per la localizzazione dei siti Internet, permettendo la traduzione real-time dei contenuti. Tra le principali referenze di Lenovo, possiamo annoverare aziende manifatturiere (ad esempio, la società VHIT di Offanengo), ma anche i Retailer”.

Hardware e competenze come motore dell’AI

Se la rivoluzione è in atto, come si può cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale? Nella visione di Lenovo, servono una serie di ingredienti. Innanzitutto, l’azienda deve avere la disponibilità dei dati che andranno ad alimentare le analisi, nonché la capacità di elaborare modelli di calcolo dinamici, che apprendono automaticamente. Quindi, come ben sottolinea Chiriatti, occorre il giudizio umano in grado di interpretare i risultati forniti dagli algoritmi.

“La capacità computazionale – evidenzia – è infine l’elemento che integra tutti i livelli del processo: input, elaborazione e output. Lenovo si inserisce qui, fornendo l’infrastruttura per supportare i progetti AI delle aziende. Tuttavia, il nostro supporto va oltre: ad esempio, attraverso i nostri AI Innovation Center, quattro a livello mondiale, condividiamo la nostra expertise con i clienti per supportarli nel percorso di “incubazione” verso i benefici dell’artificial intelligence”.

Le ultime novità di Lenovo in ambito Edge e AI

L’impegno di Lenovo si è recentemente concretizzato nel lancio dell’offerta TruScale for Edge and AI che permette alle aziende di sfruttare il ricco portafoglio di sistemi hardware del vendor ottimizzati per l’edge computing, all’interno di un modello pay-as-you-go. Il pacchetto permette l’accesso a una selezione di oltre 150 soluzioni di intelligenza artificiale pronte all’uso, sviluppate dalla multinazionale.

Come afferma Chiriatti, oggi molte aziende preferiscono fruire delle risorse infrastrutturali in modalità as-a-service, con pagamento a consumo, piuttosto che scegliere il tradizionale acquisto via Capex. Così viene garantito un migliore allineamento tra esigenze di business e sistemi IT, evitando gli sprechi o i sottodimensionamenti. L’offerta TrueScale è stata pensata proprio per rispondere alle esigenze IaaS, secondo i nuovi modelli di gestione IT.

Sempre nell’ottica di potenziare l’offerta in ambito edge computing, Lenovo ha annunciato anche il sopraccitato server ThinkEdge SE455 V3, caratterizzato da processore AMD EPYC serie 8004 ad alte prestazioni ed elevata efficienza, in grado di lavorare in ambienti ostili e con funzionalità di sicurezza avanzate.

Uno sguardo al futuro con gli LLM open-source

Guardando al futuro, secondo Chiriatti, la potenza e le caratteristiche dei server Lenovo permetteranno alle aziende di cogliere anche le nuove opportunità dell’intelligenza generativa, senza la necessità di condividere le proprie informazioni nel cloud. “Se l’offerta delle soluzioni LLM – dice il manager – è trainata dalle grandi aziende cloud-only, oggi si stanno affacciando sul mercato modelli open-source come LLaMA 2 o Mistral che possono essere scaricati e utilizzati in locale. I nostri sistemi sono in grado di supportare tali applicazioni on-premise, garantendo i vantaggi degli LLM senza doversi connettere a Internet o trasmettere i dati aziendali”.

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