Possiamo dire senza esagerazioni che l’intelligenza artificiale sta monopolizzando le conversazioni nel mondo IT, in quella che si annuncia come una delle rivoluzioni più interessanti della storia recente. Per ora, tuttavia, abbiamo visto principalmente due categorie di applicazioni piuttosto distinte: quelle estremamente tecniche, come l’utilizzo dei sistemi di apprendimento all’interno della Cybersecurity, per esempio nei sistemi di Detection & Response di ultima generazione, oppure nelle applicazioni che potremmo definire quasi da tempo libero, come la generazione di immagini o di testi da parte degli utenti. L’uso dell’AI in campo produttivo, come strumento per i milioni di persone che ogni giorno usano strumenti digitali, è ancora in divenire.
Microsoft, tuttavia, ha le idee molto chiare in merito, come ci racconta Luba Manolova, Direttrice della Divisione Microsoft 365 : “Siamo convinti che con un’applicazione responsabile e ponderata, gli strumenti basati sull’Artificial Intelligence hanno il potenziale di aumentare e amplificare le capacità umane. In tal senso, i modelli di AI avanzati con modalità generative continueranno a incrementare la produttività, la creatività e la soddisfazione delle persone, dando vita a processi qualitativamente più energizzanti.”
Un uso dell’intelligenza artificiale non fine a sé stesso, insomma, ma come strumento di produttività e assistenza, finalizzato a ridurre l’impegno delle persone negli aspetti meno stimolanti del proprio lavoro.
La rivoluzione che tutti si aspettano
I task ripetitivi, e in generale le operazioni a basso valore aggiunto, sono uno dei temi più caldi legati all’uso produttivo dell’Intelligenza artificiale. Secondo una ricerca di Microsoft, 9 persone su 10 cercano sistemi semplici per automatizzarli e potersi focalizzare sul lavoro a maggior valore aggiunto. Per Microsoft non è un tema nuovo. Piattaforme come Power Automate, che già da tempo include la possibilità di sfruttare meccanismi di intelligenza artificiale, o anche applicazioni più semplici, come l’analisi automatica dei fogli Excel o la generazione della descrizione delle immagini in Microsoft Word, evidenziano questa volontà e una visione a lungo termine.
“I sistemi di Artificial Intelligence basati su grandi modelli linguistici stanno trasformando il modo in cui le persone lavorano e creano contenuti. Ci aspettiamo che questi sistemi continuino a crescere in termini di sofisticazione e scala, aiutandoci ad affrontare sfide e rivoluzionando il nostro modo di lavorare” spiega Manolova. “Microsoft ha investito molto nell’AI, perché siamo ottimisti su ciò che questi sistemi, se implementati responsabilmente, possono fare per supportare persone, aziende e comunità, in linea con il nostro costante impegno nel connettere sempre più persone con la tecnologia.”. Una visione che ha portato Microsoft a concretizzare una collaborazione importante con OpenAI.
La partnership fra Microsoft e OpenAI
Abbiamo accennato a un progetto di visione, che parte da lontano: già nel 2019 e nel 2021 Microsoft ha effettuato investimenti in OpenAI, confermando il suo impegno con un terzo round annunciato il 23 gennaio 2023. Questo permette all’azienda di Redmond di estendere i servizi basati su AI praticamente a ogni livello della sua offerta.
Si va da quelli consumer e diffusamente più noti, come il nuovo sistema di chat nel motore di ricerca Bing (disponibile gratuitamente per ogni utente, anche se al momento c’è una lista di attesa) fino all’integrazione di un servizio analogo a ChatGPT nelle App di Microsoft 365. “Le funzionalità potenziate con ChatGPT nelle app di Microsoft 365 sicuramente contribuiranno a migliorare la ricerca, la scoperta e l’utilizzo delle informazioni necessarie per lo svolgimento delle varie attività lavorative. Saranno amplificate dall’automazione di task ripetitive e dalla generazione di raccomandazioni e azioni utili, garantendo la massima fluidità ed efficienza nel gestire interazioni e processi sia interni all’organizzazione che esterni, con clienti e fornitori” conferma Manolova, che però non indica una possibile data di arrivo per il mercato italiano.
La partnership fra Microsoft e OpenAI ha già coinvolto Azure, permettendo agli sviluppatori di utilizzare già oggi Azure OpenAI Service, sfruttando modelli di intelligenza artificiale ad alte prestazioni come GPT-3.5, Codex e DALL∙E 2. “Si tratta dello stesso servizio di produzione che utilizziamo per alimentare i modelli di AI nei nostri prodotti, tra cui GitHub Copilot, Power Platform e il recente annuncio di Microsoft Designer e della ricerca basata sull’AI in Bing ed Edge” ricorda Manolova, che sottolinea come Microsoft, sempre grazie alla collaborazione con OpenAi, abbia perfezionato la sua capacità di creare infrastrutture ottimizzate per questo tipo di operazioni.
AI a supporto della produttività: un uso più consapevole
Quello che emerge nettamente dall’intervista con Luba Manolova è lo sforzo di Microsoft per rendere gli strumenti basati su intelligenza artificiale “utili a tutti gli utenti, a tutti i livelli e in tutte le organizzazioni”, ma soprattutto per trasformarli in reali strumenti di produttività. Il tema dell’eliminazione o semplificazione dei task ripetitivi è senza dubbio uno dei più ricorrenti, ma anche il miglioramento dell’esperienza utente svolge un ruolo fondamentale. In Microsoft Teams Premium, i modelli linguistici basati su GPT-3.5 di OpenAI permettono di generare automaticamente note di riunione, suggerire attività, evidenziare punti salienti e tradurre in tempo reale da 40 lingue.
Altri campi in cui già oggi l’intelligenza artificiale fornisce un importante supporto sono Microsoft Viva, la piattaforma di Employee Experience. “In Viva Topics, i modelli di Artificial Intelligence offrono la possibilità di mappare la knowledge globale dell’azienda, identificando le persone di riferimento per ogni progetto o tema. Il risultato è una riduzione del 75% del tempo dedicato alla ricerca e catalogazione di informazioni” sottolinea Manolova.
Infine, è notizia degli ultimi giorni l’arrivo sul mercato di Dynamics 365 Copilot, che porta una serie di nuovi strumenti, come l’automazione nell’invio di email personalizzate, il miglioramento dell’efficienza del customer service e la segmentazione dei clienti.
Sicurezza e sistemi operativi: come si allarga lo spettro delle applicazioni AI-based
Abbiamo accennato in apertura alle applicazioni dell’IA nel campo della cybersecurity: Microsoft le utilizza già ampiamente, come sottolinea Luba Manolova: “le funzionalità di intelligenza artificiale vengono integrate anche nelle soluzioni di Microsoft Security, addestrate sulla base di 43.000 miliardi di segnali di minaccia giornalieri e delle intuizioni di oltre 8.500 esperti di sicurezza. Grazie a queste implementazioni, strumenti come Microsoft Defender Advanced Threat Protection (ATP) per la sicurezza degli endpoint sono in grado di offrire protezione preventiva, rilevamento post violazione e indagini e risposte automatizzate per diversi sistemi operativi.”
Sul lato opposto dello spettro, anche Windows 11 sfrutterà modelli di AI “per reinventare e migliorare il modo in cui le persone utilizzano i propri PC”. La nuova barra delle applicazioni permetterà (anzi, permette già per gli utenti registrati al Windows Insider Program – ndr) di accedere direttamente al nuovo sistema di chat di Bing.
Insomma, nei prossimi mesi vedremo una presenza sempre più pervasiva dell’Intelligenza Artificiale nei prodotti Microsoft. Diversamente da altre soluzioni, tuttavia, non si tratterà di una semplice aggiunta la cui utilità è affidata all’iniziativa degli utenti, ma di funzionalità progettate con attenzione per semplificare il lavoro quotidiano e migliorare la produttività.