MILANO – Si parla sempre più spesso (ormai anche troppo) di Intelligenza artificiale, ma spesso facendo solo riferimento a qualcosa di tecnologicamente avanzato, il che non è corretto. È uno dei primi messaggi che Nuance ha voluto trasmettere in un recente incontro riservato alla stampa organizzato, più che per elaborare una definizione di intelligenza artificiale e delinearne il perimetro, compito sicuramente non facile, per descrivere alcune applicazioni che danno concretezza a questo tema.
Who's Who
Silvio Nasi
“Emulare la percezione e il ragionamento umano attraverso la ricerca delle strutture all’interno dei dati forniti e continuare ad apprendere sulla base delle interazioni future con l’utente: è la definizione di Deep learning che sta alla base dell’Intelligenza artificiale – ha ricordato Silvio Nasi, Sales Director Automotive Emea di Nuance –. Tutto ciò oggi è possibile grazie all’utilizzo di complicati algoritmi, reti neurali, elevata potenza di calcolo. Spesso quando si parla di intelligenza artificiale si pensa agli assistenti virtuali, ma in realtà non necessariamente quando si parla di AI si presuppone un’interazione vocale, basti pensare ai robot in grado di muoversi da soli in base all’esperienza acquisita e non a istruzioni. Il nostro obiettivo è offrire applicazioni molto verticali, che abbiano compiti concretamente utili. Esempi in questo senso sono offerti nei seguenti ambiti: smart home, customer care e automotive”.
3 applicazioni dell’intelligenza artificiale
“Il fine dell’Intelligenza artificiale deve essere quello di migliorare la vita delle persone in determinati ambienti o attività”, ha poi aggiunto Nasi e questo è molto evidente in ambito domestico dove è possibile aiutare le persone a gestire anche da remoto la propria casa, per renderla più confortevole e sicura, ma anche per ottimizzare i consumi. Nuance è in grado di fornire soluzioni per la Smart Home che controllino i dispositivi domestici intelligenti, inclusi impianti di illuminazione e condizionamento e ovviamente quelli di sicurezza, del resto l’IoT è sempre più diffuso e i dati da tenere sotto controllo non mancano.
Who's Who
Claudio Roselli
“Sempre nell’ambiente casalingo – ha aggiunto Claudio Roselli, Product Marketing Manager Smart Home and TV – l’Intelligenza artificiale può però rappresentare anche un importante fattore di business, per esempio, per gli operatori di telefonia mobile che potranno studiare e sviluppare servizi personalizzati per gli abbonati”.
Nuance Loop è una piattaforma di marketing basata su intelligenza artificiale e data analytics che offre agli operatori la possibilità di ridurre il tasso di insoddisfazione degli utenti e, contestualmente, di aumentare il ricavo medio per utente ottimizzando e personalizzando i servizi offerti in base al comportamento e alle informazioni sui consumatori stessi.
Who's Who
Saverio Ricchiuto
Passando al customer care, “l’applicazione dell’AI ai contact center in ambito enterprise – ha continuato Saverio Ricchiuto, Sales Director Enterprise Italia – consente di ottimizzare e personalizzare l’autenticazione e l’identificazione attraverso i sistemi di biometria per ridurre il gap esistente tra la qualità di servizi erogati e le aspettative in merito”.
E Nuance in questo senso fa chiaro riferimento alla biometria vocale come fonte di autenticazione semplice e sicura.
In tale ambito, NINA (Nuance Interactive Natural Assistant) permette ai consumatori non solo di identificare il servizio più adatto alle proprie esigenze semplicemente formulando la propria domanda con linguaggio naturale, ma anche di ricevere più velocemente le risposte, perché gli addetti del customer service possono utilizzare il sistema per trovarle velocemente.
Nel mondo Automotive, in cui Nuance vanta una lunga presenza (è del 1996 il lancio di Linguatronic Mercedes), il fine dell’azienda è sempre stato quello di garantire sicurezza.
La piattaforma Dragon Drive è stata recentemente arricchita con maggiori funzionalità di conversazione e cognitive per offrire ai viaggiatori la possibilità di attivare richieste in termini di navigazione, musica e informazioni, oltre alle diverse funzionalità dell’auto, tramite il solo utilizzo della voce: utilizzando un linguaggio semplice, senza dover pronunciare frasi ad hoc o premere pulsanti appositi. Inoltre, Dragon Drive amplia anche l’interoperabilità car-to-home e home-to-car per le case automobilistiche dando loro la possibilità di offrire funzionalità personalizzate all’interno dei veicoli in grado di controllare e interagire con i sistemi e le applicazioni di smart home.