Il data management è stato uno dei temi protagonisti del recente Commvault Go, l’evento internazionale organizzato a Nashville (USA) da Commvault, società attiva da anni in ambito data backup e recovery.
“Tutte le aziende che stanno affrontando progetti di migrazione al cloud o costruzione di ambienti hybrid cloud, così come quelle che vogliono lavorare in piena conformità al GDPR, si stanno ponendo problemi di recupero, archiviazione e gestione dei dati. Non solo, il data management è argomento di grande interesse perché, comportando la necessità di far dialogare e integrare più applicazioni e sistemi, richiede una razionalizzazione, in generale, e del backup, in particolare”. È la premessa di Vittorio Bitteleri, Country Manager Italy di Commvault che ha illustrato, in un incontro con la stampa italiana, il contesto in cui sono state lanciate le ultime novità strategiche e tecnologiche dell’azienda.
Il backup basato sull’intelligenza artificiale
Scegliere quale cloud utilizzare, spostare da un cloud provider a un altro determinate attività, tenere traccia di quali dati sono archiviati e delle scadenze entro le quali devono essere conservati: in pratica i CIO hanno sempre più bisogno di avere visibilità completa e approfondita sui dati disponibili in azienda e su come essi vengono adoperati.
Per rispondere a queste esigenze, l’azienda ha presentato il nuovo Commvault Command Center, la console di customer interaction che comprende Commvault Complete Backup & Recovery, Commvault Orchestrate, Commvault Hyperscale e Commvault Activate. Nella soluzione è stata introdotta una serie di dashboard per recovery, operation, storage e altro ancora, oltre a funzionalità che comprendono autonomous operations e recovery readiness, fino alla migrazione nel cloud.
In particolare, Commvault Activate offre un indice aperto e dinamico (chiamato Commvault 4D Index, aiuta i clienti a migliorare la conoscenza dei dati ovunque si trovino) e adotta metodologie di apprendimento basate sull’intelligenza artificiale per arricchire il contesto dei dati, il loro significato e la loro comprensione su differenti fonti, indipendentemente dalla loro location e tipologia.
“Continueremo a investire in intelligenza artificiale e machine learning – ha affermato Vincenzo Costantino, Technical Services Director South Emea Commvault – per garantire agli utenti la possibilità di automatizzare l’approccio al back up e la gestione dei dati rispondendo alle necessità aziendali di picchi di lavoro (dotando per esempio le macchine dell’intelligenza necessaria per capire se rimandare o meno il back up in base all’attività del momento in modo da non rallentarla), ma anche per verificare anomalie e così via”.
Ampliamento delle partnership
Tra gli annunci portati all’evento internazionale vi sono inoltre due importanti partnership. In primo luogo, l’integrazione di Commvault Complete Backup & Recovery Software con i sistemi HPE StoreOnce, realizzata al fine di ottimizzare i costi dello storage, di ridurre il traffico di rete e offrire un’efficace esperienza di mobility.
Si estende, inoltre, la collaborazione tecnologica tra Commvault e NetApp, in quanto è stata annunciata la disponibilità della soluzione per il backup di Commvault tramite l’azienda, che la affianca alla propria offerta Data Fabric, e i suoi partner di canale.
Infine, sono state annunciate due nuove appliance: Commvault HyperScale Appliance HS3300 e Commvault Remote Office Appliance. Nel primo caso, nell’appliance convergente che integra server, storage, oltre a Commvault Complete Backup and Recovery, viene offerta una capacità che va dai 174 ai 262 terabyte. L’infrastruttura scale-out garantisce quindi scalabilità e flessibilità caratteristici del modello HS1300 (realizzato per il mid-market), ma risponde alle necessità di carichi di lavoro più impegnativi delle grandi aziende.
La seconda si rivolge invece alle imprese che hanno bisogno di estendere Commvault Complete Backup & Recovery agli uffici remoti e alle filiali che, con una capacità di 5 o 15 TB, è in grado di proteggere i dati localmente, di farne copia nel cloud o nel datacenter garantendo una gestione centralizzata.