Dedagroup ha chiuso il bilancio 2016 realizzando 230 milioni di euro di fatturato, il che rappresenta il +4% rispetto all’anno precedente. Tale dato testimonia la bontà della strategia messa in campo dal Gruppo che è articolato in cinque società (Dedagroup Stealth, Dedagroup Public Services, Dedagroup Business Solutions, Dedagroup Wiz e Dedagroup Business Technology & Data), vanta una Divisione International Business e società rivolte a specifici segmenti di offerta (Piteco, Derga e Dexit).
Le attività di sviluppo e investimento del Gruppo nel corso del 2016 si sono concentrate principalmente sulla integrazione delle piattaforme proprietarie per la realizzazione della PA digitale (come Civilia Next e il relativo passaggio ad Anpr del Comune di Cesena), per l’arricchimento della piattaforma Stealth, realizzata per le aziende del fashion & luxury, e per il rafforzamento del core banking BankUp sul mercato Messicano e Usa grazie all’integrazione con la suite IPower di EPL .
In particolare, il business internazionale del Gruppo si è rinforzato nel 2016, contribuendo al totale dei ricavi consolidati per 24 milioni di euro, circa l’11% complessivo. A contribuire alla crescita, anche la creazione di una organizzazione dedicata al Business Internazionale all’interno della divisione Stealth e la creazione di una rete di partner globali per la vendita della piattaforma in diversi paesi del mondo (Giappone, UK, USA, America Latina).
Triennio 2017-2020, ecco i nuovi obiettivi di Dedagroup
Il nuovo Piano Industriale Dedagroup Vision 2020 è volto a consolidare la posizione del Gruppo come software provider nei mercati presidiati e ad ampliare e consolidare la presenza del Gruppo sui mercati esteri.
Nello specifico, tra gli obiettivi principali per i prossimi tre anni: una crescita composta di circa il 6% per arrivare a 300 milioni entro il 2020, di una redditività superiore all’11%, di un pieno equilibrio finanziario, di una crescita dell’organico di circa 400 unità aggiuntive (2000 collaboratori complessivi) e di un incremento del volume degli investimenti (circa 50 milioni), da destinare alle acquisizioni (per il 30% circa), allo sviluppo delle soluzioni (per il 22% circa) alla gestione ordinaria del business.
“Anche il 2016 – ha dichiarato Marco Podini, presidente di Dedagroup – si è chiuso in maniera più che positiva per il Gruppo, che ha una volta di più confermato il proprio percorso di crescita e il ruolo di partner innovativo per la trasformazione digitale dei clienti. Con la recente adozione del nuovo modello di business e con l’annuncio del Piano Industriale per il prossimo triennio abbiamo confermato la nostra direttrice strategica di sviluppo, ampliando il portafoglio delle nostre soluzioni e rafforzando la nostra posizione sui mercati esteri attraverso ulteriori sforzi di investimenti ed acquisizioni”.
“La nuova organizzazione e il nuovo business model – ha commentato Gianni Camisa, ceo di Dedagroup – hanno permesso al Gruppo di porsi sul mercato come partner e software vendor innovativo, in grado di rispondere alle specifiche esigenze digitali dei clienti. Il nuovo Piano Industriale ha come obiettivo primario proprio quello di generare business value, attraverso un portafoglio unico di soluzioni software proprietarie a elevato valore aggiunto e di servizi di integrazione e consulenza, volti a rafforzare la presenza internazionale e a continuare il percorso di Innovazione Digitale già intrapreso ”.