Le soluzioni di Data virtualization possono portare un ritorno sull’investimento del 408% e un beneficio economico totale fino a 6,8 milioni di dollari in 3 anni. È quanto emerge da una nuova ricerca, resa nota da Denodo, condotta da Forrester Consulting.
Lo studio, condotto con un approccio multi-step, ha coinvolto quattro importanti realtà che hanno scelto Denodo in settori strategici quali Manifatturiero, Finanziario, Real Estate e Life Sciences, raccogliendo le testimonianze dei principali decision-maker e concentrandosi sull’impatto che l’adozione di strategie di virtualizzazione dei dati può portare in un periodo di tempo di 3 anni, tenendo conto dei costi e dei possibili rischi.
In un contesto in cui le aziende, soprattutto dopo la diffusione della pandemia da Covid-19, sono sempre più consapevoli dell’importanza di prendere decisioni data-driven (tanto che la stessa Forrester ha mostrato come la maturità delle aziende in ambito dati sia aumentata del 12% nel 2020 rispetto all’anno precedente) diventa fondamentale saper gestire al meglio la sempre crescente quantità di dati a disposizione.
Oltre a un significativo ritorno sull’investimento, la ricerca ha riscontrato processi più efficienti che si sono tradotti in: una riduzione dell’83% del time-to-revenue; una diminuzione del 67% dell’effort necessario per la preparazione dei dati; un decremento del 65% del delivery time rispetto ai processi ETL, con un risparmio di 1,2 milioni di dollari; un risparmio nei costi per gli strumenti di integrazione di 300.000 dollari l’anno; un generale aumento dei profitti.
La Data virtualization aiuta le aziende ad accedere ai dati, ovunque essi risiedano e comunque siano fatti, fornendo inoltre una visione unificata dei dati in modo più veloce, economico e utilizzando meno risorse rispetto agli approcci tradizionali all’integrazione dei dati.
Inoltre, consente un ulteriore passo avanti, permettendo l’implementazione di un Logical data fabric, automatizzando molte funzioni di gestione dei dati grazie all’utilizzo di intelligenza artificiale e machine learning (IA/ML), offrendo funzionalità semantiche aggiuntive attraverso le componenti di data catalog, data preparation e data modeling, riducendo la complessità per i team IT e di data engineer che tradizionalmente gestivano i processi ETL.
La ricerca ha evidenziato, quindi, i 4 benefici principali della Data virtualization:
1) Flessibilità e agilità organizzativa: la virtualizzazione dei dati elimina numerosi ostacoli dai processi di integrazione, poiché a differenza delle soluzioni ETL che replicano i dati, li lascia nei sistemi di origine, indipendentemente dal loro formato o dalla loro origine, visualizzandoli in un unico livello.
2) Soddisfazione dei dipendenti: grazie all’elaborazione dei dati in tempo reale e alla disponibilità di un unico punto di accesso, i data scientist possono concentrarsi sulla costruzione di modelli logici, impiegando così molto meno tempo, non solo a preparare i dati di cui hanno bisogno, ma anche a trovarli o a lavorarci.
3) Soddisfazione dei clienti: disporre di processi più snelli ed efficienti significa poter reagire più velocemente agli imprevisti, portando a termine i progetti in tempi più brevi e con ritorni più elevati.
4) Vantaggi in termini di compliance, sicurezza e governance: la virtualizzazione dei dati consente di gestire autorizzazioni e ruoli all’interno dell’organizzazione e proteggere i dati in conformità in modo più semplice.
“Con un tasso di retention vicino al 95%, la Denodo Platform va oltre qualsiasi altra soluzione di data virtualization per connettere tutti i dati in tempo reale, alla metà del costo rispetto agli approcci tradizionali. Lo studio condotto da Forrester dimostra i benefici in termini di ritorno sull’investimento che le aziende possono ottenere grazie alla nostra soluzione, che aiuta a colmare il divario tra IT e business” ha spiegato Ravi Shankar, senior vice president and chief marketing officer di Denodo.