Costituita nel 2001 come business unit del gruppo Magneti Marelli per la produzione di componenti per motori e cambi robotizzati, la Magneti Marelli Powertrain trae in realtà origine dalla fabbrica di carburatori fondata nel 1920 a Bologna da Edoardo Weber e passata nel ’45 sotto il controllo della Fiat. Nel 1986 il gruppo torinese ottiene anche il controllo della concorrente francese Solex e crea il Raggruppamento Controllo Motori, con il quale si passa all’era dell’iniezione elettronica (l’ultimo carburatore esce dalla fabbrica nel 1992) e dei cambi per auto, moto e veicoli leggeri. Oggi Magneti Marelli Powertrain ha 2 centri R&S, 4 di ricerca applicativa e 11 stabilimenti in Italia, Francia, Germania, Usa, Brasile e Cina. Fornisce tutti i principali costruttori d’auto europei, importanti produttori americani e asiatici e costruttori moto come Piaggio, Ducati e Harley-Davidson. Realizza inoltre i cambi a controllo elettronico di Mercedes, Ferrari e Lamborghini.
In quest’azienda hi-tech di dimensione globale, i programmanager e i direttori software hanno bisogno di accedere in tempo reale alle informazioni, provenienti dalle varie sedi di sviluppo sparse nel mondo, sullo stato, sull’andamento e sui rischi di ogni progetto. La soluzione di cui disponevano, basata su fogli elettronici, era diventata troppo onerosa in termini di tempo e tasso d’errore. E senza informazioni aggiornate e sicure sui dati osservati era difficile tenere traccia dei difetti e stabilire come risolverli, il che finiva per incidere sul processo decisionale. Operando in sedi con diversi fusi orari, occorreva poi qualcosa che rendesse automatica, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, la raccolta, misura e analisi dei dati. Nel novembre 2006 venne quindi deciso di cercare una nuova soluzione, che fosse anche capace di dimostrare la conformità dell’azienda ai rigorosi requisiti Spice e alle norme CMMi, un processo lungo se eseguito con uno spreadsheet. Tale soluzione doveva però potersi integrare con i prodotti già in uso in Magneti Marelli Powertrain per la gestione dei requisiti e delle modifiche e configurazione, e cioè, rispettivamente, Ibm Rational Doors e Rational Synergy. Con queste premesse, era intuibile che Ibm Rational Dashboard fosse la soluzione più adatta. E difatti, dopo aver comunque svolta una fase di attenta valutazione del prodotto, la scelta venne confermata e la soluzione divenne presto pienamente operativa.
Oggi con Rational Dashboard si possono valutare rapidamente le prestazioni dei progetti rispetto alle norme CMMi, consentendo il controllo dello stato e del trend del progetto stesso. Il software Ibm, integrato con Rational Doors e Synergy, fornisce alert e indicatori che dicono esattamente e in tempo reale qual è lo stato dei progetti rispetto agli obiettivi, permettendo di creare report mensili sullo stato della produttività, della qualità e dello scheduling che danno informazioni cruciali sul modo di lavorare dei team e sul rispetto dei tempi stabiliti. Il risultato è che program manager e direttori software possono dedicarsi al processo decisionale anziché alla raccolta dei dati, e questo è un vantaggio fondamentale. Grazie ai report forniti da Dashboard, il senior management ottiene un’ istantanea dello stato di avanzamento dei progetti rispetto ai requisiti e può definire più facilmente le priorità di assegnazione delle risorse e ottimizzare i modelli di lavoro. Risultato: un aumento di efficienza nello sviluppo dei progetti ottenuto nella certezza del rispetto dei requisiti e (cosa vitale per il tipo di azienda) della conformità alla normativa di settore.
Magneti Marelli – Progetti sotto controllo e aumento di efficienza
In quest’azienda hi-tech di dimensione globale, i program manager e i direttori software hanno bisogno di accedere in tempo reale alle informazioni, provenienti dalle varie sedi di sviluppo sparse nel mondo, sullo stato, sull’andamento e sui rischi di ogni progetto. Con queste premesse, era intuibile che Ibm Rational Dashboard fosse la soluzione più adatta.
Pubblicato il 28 Ott 2009
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