La trasformazione digitale sta spingendo le organizzazioni di qualsiasi settore e dimensione a implementare nuovi modelli di business per ingaggiare i clienti, espandersi in nuovi mercati, recuperare efficienza e aumentare i profitti. Le applicazioni, che permettono di abilitare i servizi e i processi aziendali, diventano così il motore della crescita, mentre l’immenso patrimonio di dati, generato dalle tecnologie oggi pervasive, è la linfa vitale che permette all’impresa di rinnovarsi.
Tuttavia, per gestire il parco software e gli enormi volumi di informazioni, occorrono sistemi IT adeguati, in grado di supportare carichi di lavoro intensi e magari soggetti a picchi, garantendo alta affidabilità, scalabilità e sicurezza rispetto alle minacce informatiche e al rischio di downtime.
Le infrastrutture IT diventano pertanto un asset strategico da proteggere ed evolvere, come sostiene Quantico, consulente per progetti di innovazione a 360 gradi, con una divisione specializzata sulle System Operations.
«Le aziende che si trovano ad affrontare un percorso di crescita – afferma Ugo Viti, co-fondatore della società – hanno la necessità di adeguare l’infrastruttura informativa esistente. I sistemi IT, costruiti nel tempo e basati su tecnologie ormai superate, spesso non riescono a scalare in prestazioni computazionali, capacità di storage e velocità di rete, rivelandosi inefficaci nel gestire l’elaborazione dei dati e soddisfare le richieste del business. Ecco perché ridisegnare il datacenter diventa un fattore competitivo imprescindibile».
Come innovare il datacenter a vantaggio del business
Ma come intraprendere correttamente un percorso di evoluzione delle infrastrutture informative, affinché possano supportare gli obiettivi strategici dell’azienda?
«Concretizzare i benefici della trasformazione digitale – spiega Viti – significa eliminare qualsiasi criticità tecnologica che possa ostacolare l’efficienza e la crescita dell’organizzazione. Per accompagnare i clienti nell’ammodernamento delle loro infrastrutture, utilizziamo server, unità di storage e apparati di networking di ultima generazione, che garantiscono performance elevate e massima sicurezza nella gestione dei dati».
Tuttavia, la tecnologia da sola non basta quando si affrontano iniziative che toccano direttamente i processi aziendali. Piuttosto serve una visione di più ampio respiro, in grado di definire obiettivi e tracciare una rotta sul lungo periodo.
«Il nostro approccio – afferma Viti – è consulenziale e strategico: guidiamo le aziende verso l’evoluzione della propria infrastruttura IT, affiancandole e rendendole consapevoli delle prospettive di crescita e innovazione. Quando iniziamo un nuovo progetto, partiamo sempre dalla fase di assessment per capire le criticità dei sistemi in essere, nelle componenti hardware e software, e pianificare un percorso di trasformazione in linea con le finalità e le esigenze del business».
Le mosse concrete per sistemi IT ad alte prestazioni
Il percorso descritto dal co-fondatore di Quantico prevede che il cliente (tipicamente piccole e medie imprese con una base di partenza di 20 fino 300 o più postazioni) sia affiancato da un team di system engineers il cui compito è quello di analizzare, manutenere ed ottimizzare la struttura informativa, attraverso una serie di servizi che includono: system integration, disegno e gestione del datacenter, consolidamento e virtualizzazione dei server, protezione dei dati e disaster recovery, integrazione dei dispositivi.
«Ultimata l’analisi preliminare per individuare le zone d’ombra – racconta Viti – andiamo a suggerire i possibili interventi per migliorare i criteri di efficienza, performance e sicurezza. Alcune aziende, più mature sul fronte tecnologico, hanno già chiari gli obiettivi per l’evoluzione del datacenter, altre invece hanno solo la percezione delle criticità infrastrutturali e delle necessità di business. Nostro compito è guidare qualsiasi organizzazione, indipendentemente dal punto di partenza, verso la costruzione di sistemi informativi ottimizzati e allineati con le strategie aziendali».
Come precisa Viti, l’ammodernamento del datacenter passa attraverso una serie di attività che spaziano dall’aumento della capacità di calcolo alla completa riprogettazione delle architetture IT fino all’implementazione di un sistema strutturato per la business continuity. Un intervento tipico è la sostituzione del parco server e storage con soluzioni scalabili a elevate prestazioni e alta affidabilità, fornite dai vendor partner.
«Ad esempio – suggerisce Viti – introduciamo sistemi basati su tecnologia Flash per aumentare la potenza computazionale e accelerare l’elaborazione dei dati oppure soluzioni che sfruttano i meccanismi di deduplica e compressione, permettendo così di razionalizzare l’infrastruttura di archiviazione». Per migliorare la sicurezza del patrimonio informativo aziendale, invece, Quantico lavora all’implementazione di un sistema efficiente di backup e disaster recovery, in grado di assicurare elevate prestazioni in termini di RTO (Recovery Time Objective) e RPO (Recovery Point Objective).
Il caso Terminal Video
Un esempio concreto dell’approccio progettuale di Quantico è rappresentato dal caso di Terminal Video Italia, società specializzata nel mercato B2B dell’Home Entertainment. L’azienda, infatti, ha sperimentato nel corso degli anni una crescita del volume di affari con un incremento esponenziale dei dati da gestire e la necessità di evolvere l’infrastruttura IT a supporto. L’iniziativa ha visto quindi il potenziamento del datacenter con server e unità di storage a marchio Dell EMC, che hanno permesso di migliorare la stabilità e le performance dell’intero ecosistema informatico.
«Terminal Video – dichiara Viti – è uno dei nostri progetti d’eccellenza: a partire dall’analisi preliminare delle criticità abbiamo pianificato gli interventi strategici di rinnovamento e potenziamento dei sistemi informatici. Sono state necessarie circa 2 settimane di progettazione e 7 settimane per ultimare deploy e migrazione alla nuova infrastruttura IT».
I vantaggi riscontrati dal cliente sono stati evidenti, spaziando dal miglioramento della continuità operativa alla maggiore efficienza nella gestione del patrimonio informativo.
«Grazie alle innovazioni introdotte – precisa Viti -, abbiamo permesso a Terminal Video di aumentare la resilienza ai guasti fisici, migliorare la data protection con tecnologie di backup e replica dei dati – sia online che offline –, garantendo al tempo stesso la business continuity. Inoltre, con l’incremento delle prestazioni computazionali, il cliente ha visto triplicare le performance di elaborazione e dimezzare i tempi di accesso ai dati. Tradotto in termini di business, ha ottenuto una maggiore capacità di elaborazione degli ordini e una sensibile crescita del volume di affari».