Il passaggio dai dati, vero patrimonio di imprese e organizzazioni, alla conoscenza e alla loro valorizzazione è sempre di più un tema di competenze e di strumenti di lavoro. La capacità di far crescere skill adeguati, unita alla capacità di scegliere e utilizzare i tools e le piattaforme più appropriati, rappresenta un fattore chiave per aumentare la competitività o per migliorare i servizi per i cittadini.
Tra i fattori chiave va segnalata, soprattutto, la capacità di sfruttare le nuove opportunità dell’AI per analizzare, selezionare e lavorare molteplici fonti di dati, caratterizzate da crescenti livelli di complessità sia dal punto di vista della eterogeneità sia della dinamicità nel tempo. E parallelamente è altrettanto importante la capacità di restituire, nel minor tempo possibile, risposte, indicazioni, supporto ai clienti o ai cittadini (leggi l’articolo L’AI di IBM Watson Assistant al servizio dei cittadini per affrontare l’emergenza Coronavirus ), nel modo più accessibile e comprensibile. Si tratta a tutti gli effetti del valore connesso alla capacità di ascolto di una organizzazione e alla capacità di apprendimento continuo, di intelligenza, sulle quali si possono sviluppare nuove forme di sviluppo per le imprese.
Stiamo parlando di un’AI sempre più vicina al business e di una capacità di conoscenza che ha bisogno di strumenti appropriati e di competenze adeguate. E con il percorso IBM AI School: lezioni pratiche di intelligenza artificiale IBM intende fornire un approccio pragmatico alla formazione, un metodo capace di connettere teoria e pratica che permette di avere una chiara visione della dimensione di mercato e di business, delle piattaforme, delle tecnologie, delle modalità operative e degli use case in un evento che permette di vedere “subito i possibili risultati concreti”.
Il primo appuntamento al 25 settembre con “Dal virtual assistant all’expert advisor” vedrà la partecipazione di un docente che fornirà il quadro di riferimento sul tema in termini di opportunità di sviluppo, di trend, di competenze. Questo primo intervento formativo sarà seguito da sessioni che uniscono teoria e pratica e che mostrano i passaggi e le attività necessarie per la realizzazione di Assistenti virtuali (in grado di rispondere a domande in diversi ambiti di conoscenza) e per la realizzazione di Advisor, capaci di affrontare situazioni complesse con informazioni eterogenee in ambiti specialistici. A sua volta con Watson Assistant si potrà assistere alla gestione di dialoghi con elevati livelli di difficoltà e all’applicazione di metodiche di comprensione che consentono di affrontare anche richieste espresse con formule ambigue. Watson Discovery permetterà di vedere all’opera funzionalità innovative legate alla interpretazione della struttura dei documenti e all’enrichment dei contenuti. Infine, grazie all’integrazione tra Watson Discovery e Assistant si potrà vedere come creare dei servizi di Expert Advisor evoluti, grazie anche alla presentazione di demo e al confronto su use case reali.
IBM AI School: lezioni pratiche di intelligenza artificiale proseguirà poi il 9 ottobre con “Dalla Business Intelligence all’Intelligenza Aumentata” e il 23 ottobre con “Watson Machine learning”
Lezione 1 – Dal Virtual Assistant all’Expert Advisor
25 settembre dalle 12.00 alle 14.00
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