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Information management: OpenText punta su un approccio modulare



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Il punto di vista di Antonio Matera e Giovanni Micozzi, rispettivamente RVP Sales | ECS Southeast EMEA e Sr. Manager ECS Solutions Consulting di OpenText, che ha lanciato un’offerta incrementale per scalare la digitalizzazione del ciclo di vita dei processi documentali

Pubblicato il 28 mar 2024



Scalabilità e digitalizzazione

Facile, quando si entra nel merito dell’implementazione di piattaforme digitali, parlare di scalabilità. Ma per le soluzioni di mercato è davvero così immediato adattarsi anche alle future esigenze del business? Tutte le imprese, ormai, nel momento in cui investono risorse e professionalità per digitalizzare processi e flussi documentali hanno un obiettivo preciso: rendere più efficiente la catena del valore non solo nel breve-medio termine, ma dare vita a un ecosistema che faccia di semplicità, agilità e flessibilità i pilastri di una strategia evolutiva coerente con la crescita dell’organizzazione. Premessa indispensabile anche nell’ottica di cominciare a giocare la partita dell’AI.

Le aziende sono disposte a scommettere su quest’opportunità: stando alle proiezioni degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, per il 2024 è atteso in Italia un aumento dell’1,9% dei budget ICT, dato che risulta superiore alle previsioni di crescita del PIL nazionale. Gli analisti degli Osservatori parlano però di un approccio attendista, dovuto essenzialmente alle perplessità sul complesso contesto macroeconomico.

Trasparenza e accessibilità, un’offerta modulare per la digitalizzazione delle imprese

“Le imprese oggi vogliono chiarezza sulle soluzioni da scegliere e implementare, e cercano nel loro sviluppo sempre maggior controllo sulla spesa, in modo da poter effettuare analisi approfondite sugli effettivi benefici derivanti dall’investimento”, conferma Antonio Matera, RVP Sales | ECS Southeast EMEA di OpenText, specializzata nello sviluppo di software per l’information management. “In particolare, confrontandoci con i nostri clienti, ci siamo resi conto che oggi più che mai il mercato ha bisogno di semplicità nell’integrare le componenti tecnologiche e le variabili di pricing rispetto ai propri desiderata. Allo stesso tempo occorre agilità nell’implementazione delle piattaforme digitali, non solo in termini di rapidità di deployment e a prescindere dall’architettura scelta dall’azienda, ma anche in prospettiva, in vista di eventuali percorsi di transizione al cloud. Il terzo elemento è quello della flessibilità: bisogna declinare prodotti e servizi perché si adattino ai nuovi scenari aziendali, seguendone lo sviluppo in modo coerente con le peculiarità dell’industry a cui appartiene l’organizzazione”.

Una serie di esigenze che hanno portato OpenText a introdurre gli X-Plans, veri e propri bundle incrementali di soluzioni che, integrate tra loro come moduli di un’unica piattaforma, costituiscono ambienti di document management. L’obiettivo, spiega Matera, è quello di scalare in funzione delle esigenze di semplificazione del ciclo di vita dei contenuti e delle relazioni fornitore-cliente espresse da un’azienda. “Si tratta, più nello specifico, di tre proposte che contengono ciascuna componenti di processo propedeutiche alla gestione, all’acquisizione, alla categorizzazione e all’archiviazione dei documenti, con un occhio di riguardo alle attività di collaborazione nel contesto di diverse casistiche aziendali”, precisa il manager.

Ciascuna piattaforma prevede degli add-on, estensioni opzionali dei pacchetti, che permettono di declinare le funzionalità degli X-Plans in ambiti di attività peculiari, come quello dell’Engineering, del Government e delle HR. “In altri termini, al di là del contenuto delle soluzioni, è stato messo a punto un approccio commerciale e tecnologico che semplifica il rapporto tra aziende e vendor, grazie a soluzioni containerizzate e chiavi in mano che aiutano i clienti a selezionare i software che sono effettivamente di interesse. Un approccio che – aggiunge Matera – non solo garantisce la massima semplicità di deployment indipendentemente dall’architettura IT aziendale, ma che lascia anche spazio a qualsiasi strategia futura di digital transformation: on-premises, sul private cloud di OpenText o negli ambienti messi a disposizione dagli hyperscaler”.

Le caratteristiche dei tre X-Plans di OpenText

Gli X-Plans rispondono come detto a esigenze incrementali che contraddistinguono normalmente l’espansione del business e l’aumento della complessità organizzativa. “Il primo pacchetto, definito X1, include le funzionalità di gestione dei contenuti, e gli strumenti necessari all’integrazione con Microsoft Office 365” spiega Giovanni Micozzi, r. Manager ECS Solutions Consultingdi OpenText. “Tendenzialmente, nasce per ottimizzare la gestione dei processi collaborativi interni ed è pensato per le aziende che devono approntare procedure strutturate di document management con declinazioni dipartimentali per tipologie di file”.

Il pacchetto X2 amplia le caratteristiche di quello base, fornendo tutte le connessioni verso le piattaforme transazionali che orchestrano i processi business, come gli ERP SAP, SuccessFactors e Salesforce, solo per citarne alcune. “Si tratta quindi di una soluzione end-to-end di taglio enterprise, molto più interfacciata con le tematiche di business e in grado di abilitare processi cross-dipartimentali”, dice Micozzi. La piattaforma X3, infine, introduce due componenti SaaS di OpenText, Core Share e Core Signature, grazie alle quali si allargano i confini della gestione ciclo documentale anche agli utenti esterni.

A partire dal pacchetto X2 sono previsti set di espansione a supporto dei processi tipici di organizzazioni che operano in verticali caratterizzati da flussi di lavoro particolarmente complessi, che implicano una forte commistione di attori e strumenti per gestire correttamente il ciclo di vita delle pratiche. “Ma, laddove fosse richiesto, la soluzione è aperta già dalla versione X1 a ulteriori customizzazioni”, rimarca Micozzi.

“Alcune sono state ingegnerizzate direttamente da noi, altre sono state sviluppate dai partner accedendo alle API di sistema, che mettiamo a disposizione dei system integrator e dei clienti proprio in vista di integrazioni non previste inizialmente nei bundle. L’ambiente, del resto, è completamente configurabile e costituisce un percorso tecnologico e commerciale semplificato: OpenText è in grado di servire l’intero stack, e di offrire quindi alle imprese un unico contratto in chiave evolutiva, con SLA univoci su tutti e tre i bundle. Riteniamo sia una mossa vincente anche nell’ottica di andare incontro con una certa dose di sicurezza al prossimo scenario applicativo, quello dell’AI. OpenText lavora già nell’ambito dalla GenAI”, chiosa Micozzi, “con una soluzione che utilizza nativamente i content repository aziendali per soddisfare le richieste degli utenti, senza necessità di ulteriori sessioni di apprendimento”.

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