MILANO – Siav è un’azienda di sviluppo software e servizi informatici del settore dell’ECM (Enterprise Content Management), specializzata in dematerializzazione, gestione documentale e processi digitali. Con Alfieri Voltan, Presidente dell’azienda, abbiamo parlato di cos’è “realmente” l’Industria 4.0 e di quali sono i vantaggi che questo modello può offrire quando viene intrapreso dalle imprese del settore un corretto percorso di digitalizzazione e ridefinizione dell’amministrazione e dei processi come quello che Siav supporta.
Partire dalla definizione di Industria 4.0 è d’obbligo: “C’è molta imprecisione in merito; anche questo governo – sostiene il Presidente – non ha interpretato il concetto correttamente: per il Piano Industria 4.0 hanno stanziato 13 miliardi, ma i finanziamenti mirano soprattutto all’ammodernamento dei macchinari; l’idea di Industria 4.0 si basa invece in particolare sulla generazione di un continuum informativo (abilitato da software e procedure) che parte dal fornitore, passa dall’industria e arriva fino al cliente finale: lo stesso dato viene trasmesso in modo automatico a tutti gli interessati della filiera produttiva senza mai essere ri-digitato”. Questa continuità ovviamente si ripropone anche all’interno dell’azienda, dove, dice Voltan, “scompare ogni separazione tra mondo produzione e mondo office” e consente una trasparenza dell’informazione che rappresenta il vero valore aggiunto del modello.
Vantaggi: magazzini snelli e processi trasparenti
Who's Who
Alfieri Voltan
I vantaggi di una produzione industriale automatizzata e interconnessa sul piano informativo , ambiti d’azione su cui si muove appunto Siav, sono molteplici; per esempio, i macchinari possono regolare automaticamente la produzione in funzione degli ordini in arrivo e di dati relativi al mercato consentendo così alle imprese di essere reattive e al contempo risparmiare limitando l’ampiezza dei magazzini. Ma si può andare oltre; tra le soluzioni offerte da Siav una, con una forte componente di analytics, è dedicata al Process Mining (sviluppata dal laboratorio di R&S in collaborazione con importanti istituzioni accademiche internazionali, tra cui l’Università di Padova e la Technische Universiteit di Eindhoven): “Analizza in tempo reale e rende trasparente l’andamento di tutti i processi dell’azienda: produttivi, amministrativi, persino collaborativi, riguardanti lo scambio di email e telefonate tra utenti coinvolti – dice Voltan – con lo scopo di prevedere la data di chiusura di questi processi e consentire, quando ci sono ritardi e slittano le scadenze [o viceversa se alcune operazioni sono state chiuse più rapidamente – ndr], un aggiornamento automatico di tutte le attività che lo seguono o lo precedono”: sono intuibili gli impatti in termini di ottimizzazione del lavoro.
Competenze ed evoluzione culturale
Il modello Industria 4.0 non è tuttavia solo una questione di tecnologie; come spiega Voltan, le aziende, sfida anche più difficile, devono evolvere parallelamente sul piano culturale e organizzativo ridefinendo ruoli e competenze e abbracciando la filosofia della lean production: “Poiché è inutile informatizzare lo spreco, bisogna prima di tutto intervenire sul modo in cui le imprese lavorano: cerchiamo di tradurre i concetti lean non solo nei nostri prodotti, ma anche nei processi organizzativi che suggeriamo ai nostri clienti”; Siav si vuole infatti proporre non solo come software house ma anche come società impegnata nella diffusione e della comunicazione della competenza (con la Fondazione Siav Academy attraverso corsi e convegni l’azienda intende contribuire allo sviluppo del Sistema Paese e all’evoluzione scientifica, normativa e applicativa sui temi della dematerializzazione), competenza che poi, applicata e trasmessa nel contatto coi clienti, vuole essere il valore differenziante di Siav stessa nel mercato dell’offerta.