Secondo Nutanix, nella classifica della diffusione dell’hybrid multicloud, la finanza si posiziona al secondo posto per adozione.
Ecco perché il cloud ibrido conquista il settore dei servizi finanziari.
Hybrid multicloud: la finanza sul podio
Il report Enterprise Cloud Index (ECI) sul settore dei servizi finanziari, che studia i progressi compiuti dalle aziende nell’ambito di adozione del cloud, fotografa lo stato dell’hybrid multicloud computing.
L’adozione di questa tecnologia sta compiendo progressi importanti nel settore dei servizi finanziari.
Dallo studio emerge infatti che il 64% degli intervistati usa molteplici ambienti IT. Un mix di cloud pubblici e privati, sopra la media globale. L’adozione del multicloud ibrido sta inoltre accelerando e si stima una crescita proprio nel mercato della finanza.
La sicurezza dei dati è una priorità. Guida molte decisioni di investimento nell’infrastruttura e nella mobilità delle app dei servizi finanziari. Infatti la crescente sofisticazione dei cyber attacchi – e il ruolo critico che l’IT svolge in società operanti nei servizi finanziari – rendono la sicurezza informatica il driver fondamentale dell’infrastruttura IT.
I dettagli
Il 96% del settore finanziario concorda inoltre che servirebbe un’unica piattaforma per gestire le diverse infrastrutture private e pubbliche. Soltanto il 42% ha effettivamente la visibilità, senza la quale i team IT non sono in grado di gestire, proteggere, sincronizzare o analizzare ciò che non sono in grado di vedere. E 4 su 10 indicano un gap nelle funzionalità. E hanno l’esigenza di strumenti integrati per migliorare le operations IT ibride.
L’alto tasso di adozione rispecchia infine la volontà di questo settore competitivo di migliorare molto la customer experience, grazie alla digitalizzazione via hybrid multicloud, alle funzionalità avanzate dei dati e alla modernizzazione delle applicazioni.
Tutti gli intervistati del settore dei servizi finanziari (100%) hanno spostato applicazioni tra le infrastrutture IT negli ultimi 12 mesi, per migliorare la velocità di accesso ai dati.
Sfiora la metà (49%) la quota di chi intende accelerare l’accesso ai dati. Gli altri puntano a rafforzare la sicurezza delle aziende o di adeguarsi ai requisiti normativi di integrarsi con i servizi cloud native, come l’intelligenza artificiale (AI) e il machine learning (ML).
Il ruolo del costo IT nell’indagine
Dal report ECI emerge che il costo IT è calato all’ultimo posto tra le priorità IT degli intervistati a livello globale. E al quarto posto per rilevanza tra le società del settore finanziario.
Al contempo, la maggior parte mette il controllo dei costi fra le sfide principali da affrontare. Per esempio, l’87% degli intervistati, il controllo dei costi del cloud è una sfida per la gestione delle loro attuali infrastrutture IT . Oltre un terzo lo definisce una sfida “significativa”. Se non è in cima alla lista dei desiderata, poco ci manca.
“La crescente eterogeneità delle infrastrutture e la maggiore attenzione all’archiviazione dei dati, alla gestione, alla sicurezza e ai servizi cloud native stanno spingendo i professionisti IT a cercare soluzioni ibride che trascendono l’infrastruttura pubblica e privata. Come dimostrano le recenti misure normative come il Digital Operational Resilience Act (DORA), la resilienza operativa e il rischio di concentrazione sono ulteriori fattori che spingono verso l’adozione di modelli ibridi“, commenta Ian Haynes, EMEA Field CTO di Nutanix. “Per quanto riguarda i modelli di implementazione del cloud, il settore dei servizi finanziari si è rilevato all’avanguardia, superando molti altri settori nell’adozione di un approccio basato sul multicloud ibrido“.