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Big Data, è boom per il mercato italiano: +20%



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La spesa in infrastrutture, software e servizi raggiunge i 3,42 miliardi di euro. Manifatturiero e utilities i settori più ricettivi. Il 75% degli investimenti riguarda le grandi aziende. I dati dell’Osservatori Big Data & Business Analytics del Polimi

Pubblicato il 6 nov 2024



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È un vero e proprio boom quello che sta vivendo il mercato italiano dei Big Data. È quanto emerge dall’Osservatorio Big Data & Business Analytics della School of Management del Politecnico di Milano. I ricercatori prevedono che nel 2024 la spesa delle aziende italiane in infrastrutture, software e servizi per la gestione e analisi dei dati aumenterà del 20%, raggiungendo i 3,42 miliardi di euro.

Questa crescita è trainata principalmente dall’interesse per la Generative AI, che sta iniziando a vedere le prime implementazioni anche nel nostro Paese.

I settori più ricettivi sono le Utilities e il Manifatturiero, che registrano tassi di crescita del 28% e 23% rispettivamente. Tuttavia, è il settore finanziario a rappresentare la fetta più grande del mercato, capitalizzando un terzo della spesa totale.

Secondo l’Osservatorio, il 75% degli investimenti in Big Data è effettuato da grandi imprese, mentre la Pubblica Amministrazione rappresenta solo il 6%, sebbene questa cifra sia in crescita del 25% rispetto all’anno scorso. La spesa in servizi e risorse infrastrutturali registra tassi di crescita superiori alla media di mercato, rispettivamente +22% e +21%.

Se si pensa al “livello di maturità”, riassunto da Data Strategy Index, il 23% delle grandi organizzazioni si trova ad un livello avanzato nella capacità di valorizzare i dati (era il 20% nel 2023). Solo l’11% delle grandi aziende si può invece definire immaturo, -5% rispetto al 2023.

“L’obiettivo delle imprese, ora, deve essere quello di costruire una propria strategia di creazione di valore basata sull’utilizzo diffuso e consapevole dei dati. Una strategia personalizzata in base alle esigenze, al contesto culturale e agli obiettivi di breve e medio termine di ogni organizzazione “, afferma Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio.

La data strategy nelle grandi aziende

Nelle grandi organizzazioni, la data strategy è ormai un elemento consolidato. Il 46% di queste aziende ha ruoli e responsabilità ben definite per le attività di Data Management, in aumento rispetto al 25% nel 2021. L’adozione di strumenti di Business Intelligence è ampiamente diffusa (93%), con un incremento nell’uso tra i dipendenti non specialisti. Inoltre, il 73% delle grandi organizzazioni ha avviato test in ambito Advanced Analytics. Tra chi ha già avviato almeno un progetto, tre realtà su quattro dichiarano di averne incrementato il numero nell’ultimo anno. Si consolidano i team di Data Science che offrono supporto trasversale all’organizzazione: si è passati dal 21% nel 2021 al 36% nel 2024.

“Nonostante il difficile contesto geopolitico, le aziende non rinunciano ad investire in tecnologie e servizi di Data Management & Analytics”, spiega Alessandro Piva, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio.” Questo impegno non riguarda solo le realtà più mature, ma anche le aziende medio-grandi che stanno accelerando nel loro percorso di sviluppo”.

La data strategy nelle PMI

Per quanto riguarda le piccole e medie imprese italiane, il 79% svolge attività di analisi dati, almeno a livello descrittivo, un dato che mostra una crescita lenta ma costante. Tuttavia, l’integrazione dei dati rimane una criticità: il 78% delle PMI non integra diverse fonti o lo fa manualmente con importazioni o esportazioni. Nonostante ciò, tre aziende su quattro che effettuano analisi descrittive stanno iniziando a sperimentare anche nel campo delle analisi predittive, mostrando un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2023.

Solo il 37% delle PMI ha definito priorità specifiche per valorizzare i dati nei prossimi 12 mesi. Queste aziende si concentrano sulla formazione e sull’upskilling del personale, riconoscendo la necessità di sviluppare competenze interne per affrontare le sfide legate alla gestione dei dati.

Il futuro della data analytics

Il futuro della Data Analytics e dell’AI in Italia vede una crescente attenzione verso componenti tecnologiche avanzate. Per le grandi aziende, il 2024 rappresenta l’anno in cui le iniziative di Generative AI iniziano a concretizzarsi. L’integrazione di tecnologie come Vector DB, Graph DB e strumenti di Data Observability è destinata a trasformare il panorama delle analisi avanzate, offrendo nuove opportunità per la gestione dei dati.

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