L’esplosione del volume di dati prodotti da utenti e imprese può essere quantificata: ogni giorno vengono generati circa 3 quintilioni di byte (cifra che si scrive con 18 zeri). Lo rivela un’analisi di Cefriel, che ha seguito diversi progetti in ambito Big Data: a raggiungere questa cifra contribuiscono i dati derivanti da mobile e interazione tra persone, tra cui ad esempio le 187 milioni di email, i 38 milioni di messaggi Whatsapp, i 18 milioni di sms scambiati ogni minuto. Non solo: sempre in un minuto i video realizzati su Snapchats toccano i 2,4 milioni, i login su Facebook arrivano a 973 mila, i tweet inviati sono 481 mila e gli scroll su Instagram fino a 174 mila. Non meno rilevanti, sempre in 60 secondi, sono anche i quasi 900mila dollari spesi in e-commerce, o le 375 mila app scaricate. A contribuire ulteriormente ai Big Data ci sono le informazioni generate dai sistemi embedded, che passeranno da meno del 2% di soli 5 anni fa ad oltre il 10% del totale dati disponibili.
Come mette in evidenza Francesco Mapelli, responsabile della practice di Advanced Analytics di Cefriel “Negli ultimi due-tre anni è stato creato quasi il 90% dei dati disponibili ad oggi e questa enorme quantità può essere utilizzata per incrementare l’efficienza delle aziende, migliorare la relazione con i clienti e creare nuove opportunità di business, raggiungendo nuovi clienti e conquistando nuovi mercati”. Le conseguenze di questa crescita di dati sono notevoli anche dal punto di vista professionale: sempre più professionisti dovranno raccogliere, catalogare e tradurre in opportunità di business gli oltre 40Zetta Byte (cifra con 21 zeri) che sono oggi a disposizione.