Secondo Capgemini Invent, la trasformazione dei processi aziendali è data driven e i propri processi decisionali non possono prescindere dai dati. Ecco i risultati sul change management data-driven in azienda.
Lo studio di Capgemini Invent
Il report di Capgemini Invent s’intitola “Data Driven Organizations: Boosting change success with data” e misura il grado di change management data-driven. Dall’indagine emerge che il 61% degli intervistati fonda i propri processi di decision-making su un’analisi completa dei dati.
Il report tuttavia mette in luce che bisogna ancora sfruttare il potenziale del cambiamento data-driven. Sono numerosi i benefici che derivano da una gestione di trasformazione data-driven nelle organizzazioni.
Il 44% del campione prevede di impiegare i dati per spingere i processi decisionali.
Il 42% intende scommettere sulla trasparenza sui dati. Potenzia la fiducia dei dipendenti nel processo di cambiamento e permette loro di percepirsi informati. L’86% del campione ritiene che la leadership della propria azienda comunichi in maniera attenta i progressi nell’iter di cambiamento.
Il 38% stima di poter misurare, in modo puntuale ed accurato, il livello di soddisfazione dei dipendenti.
L’85% dei big data analyst esprime fiducia nelle proprie prospettive di carriera. Invece il 40% delle organizzazioni stima che un processo di cambiamento risulti efficace solo se i dipendenti detengono il controllo del proprio percorso professionale.
La leadership data-driven
Serve una leadership data-driven. I leader, capaci di spiegare i vantaggi derivanti dall’utilizzo dei dati e comunicano il buon esempio, possono registrare l’incremento del 23% della probabilità che il cambiamento diventi una case history successo. Infatti possono anche affidarsi a dipendenti più disponibili all’uso dei dati nelle loro attività giornaliere.
La leadership, il cui processo decisionale si basa sui dati, per il 74% dei professionisti, è responsabile dell’alto grado di fiducia fra manager e dipendenti. Inoltre un alto livello di maturità dei dati, ovvero la capacità di un’organizzazione di usare con efficacia i dati proprietari, genera un balzo del 27% del successo del cambiamento data-driven.
Il change management data-driven
Il change management data-driven, rispetto a quello classico, comprende processi integrati di raccolta, acquisizione e analisi dei dati che supportano la definizione del cambiamento come base per il processo decisionale.
A livello di settore, quello delle telecomunicazioni, quello automotive e quello dei servizi finanziari registrano i risultati migliori.
“Le organizzazioni che investono nella gestione del cambiamento basata sui dati hanno visto un impatto positivo su diversi elementi chiave del processo di cambiamento stesso. Per farlo, i leader aziendali hanno bisogno di basarsi su una chiara strategia di uso dei dati, fiducia nel loro utilizzo in tutta l’organizzazione, e la capacità di prendere decisioni basate sugli stessi al fine di intraprendere le azioni più efficaci”, commenta Raffaella Santoro, Managing Director di Capgemini Invent in Italia. “È importante che i leader aziendali siano un modello nell’uso dei dati e ne comunichino pubblicamente i vantaggi associati all’interno della loro organizzazione, per rafforzare la fiducia dei dipendenti nei progetti di cambiamento. La nostra ricerca rileva che quando i team vengono informati sull’obiettivo e sulle aspettative legate al processo di cambiamento si riesce a raggiungere maggior successo”.
L’indagine di Capgemini Invent si basa sulle interviste di 1.175 professionisti e manager che operano in molteplici settori a livello globale.