Nata e cresciuta come fornitore di sistemi storage ad alte prestazioni e capacità, Emc ha poi allargato l’offerta alle soluzioni per la gestione dei dati, diventando rapidamente un vendor di primo piano nell’Ilm e nell’Information management. Da questa posizione, e con un piede ancora ben piantato nelle infrastrutture, ha puntato l’attenzione sui Big data e nel 2010 ha acquisito una società specialista in tecnologie di data warehousing, Greenplum, che oggi è appunto la divisione di Emc per la gestione e analisi di grandi volumi di dati eterogenei.
L’offerta Greenplum si articola in prodotti, appliance e soluzioni. I prodotti sono: Database, un Db relazionale shared-nothing e Mpp (massive parallel processing) capace di gestire e analizzare petabyte di dati; HD (Hadoop deployment), per sviluppare soluzioni applicative data-intensive basate sul framework di Apache e certificate Emc; Chorus, motore di produttività per l’uso collaborativo dei Big data, nato per la ricerca e portato nell’impresa; Analytics Lab, per analisi in campo scientifico; MR, per potenziare prestazioni e affidabilità di Hadoop in file system Hdfs-compatibili. L’appliance, Greenplum DCA, integra su un hardware dedicato moduli che combinano il Db relazionale e Hadoop per costituire una completa piattaforma di analisi per i Big data. Infine, vi sono due soluzioni sviluppate in collaborazione con Oracle e Sas per potenziare le prestazioni dei data warehouse e delle analytics di questi due vendor.
Lo scorso febbraio Emc Greenplum ha presentato a Londra alla stampa europea, la Greenplum UAP (Unified Analytic Platform), che combina ed integra Database, HD e Chorus in un unico pacchetto per la distribuzione e condivisione di analisi su dati strutturati e non e che con tutta probabilità equipaggerà le prossime versioni delle appliance. Nella stessa occasione Pat Gelsinger (nella foto) President e Coo per l’Information Infrastructure di Emc, ha dichiarato che la strategia della casa di Boston si focalizza su Big data e servizi cloud. “Social and mobile, good stuff; cloud and Big data, great stuff”, ha detto. Da noi intervistato, Gelsinger ha precisato che il modello cloud che prevede vincente è quello ibrido, “poiché permette all’It di garantire sia la flessibilità necessaria al business sia la sicurezza e qualità dei processi sui dati”, aggiungendo che “su quest’area si concentreranno gli investimenti per il 2012, probabilmente con ulteriori acquisizioni”. E difatti il 22 marzo Emc ha annunciato l’acquisizione in contanti di Pivotal Labs, un’azienda di San Francisco la cui tecnologia negli strumenti di sviluppo evidentemente le può servire allo scopo.