Coronavirus, il Governo accelera su smart working e servizi online

Messo a punto un percorso semplificato che consentirà l’attivazione di servizi online per i cittadini e lo smart working per i dipendenti pubblici. Il ministro Pisano: “Acceleriamo la modernizzazione consentendo l’acquisto rapido di servizi hi-tech”

Pubblicato il 17 Mar 2020

Paola-Pisano

Consentire alle pubbliche amministrazioni, grazie a un percorso semplificato, di attivare con la massima rapidità una serie di servizi digitali per i cittadini e per le imprese, ma anche percorsi che consentano i propri dipendenti di poter lavorare in smart working. E’ uno degli obiettivi dei provvedimenti approvati dal Governo nel pacchetto di misure per l’emergenza Covid-19, il decreto legge del 16 marzo.     

”Di fronte all’urgenza che stiamo vivendo in questi giorni – afferma Paola Pisano, ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione – le misure introdotte permetteranno di accelerare molto la modernizzazione della dotazione tecnologica della Pubblica Amministrazione, consentendo il rapido acquisto di servizi che possano garantire il lavoro agile dei dipendenti e l’erogazione di servizi online per i cittadini e le imprese”.

Nello specifico, il decreto introduce fino al 31 dicembre 2020 un processo facilitato per tutte le Pubbliche Amministrazioni per acquisire beni e servizi digitali, con particolare riferimento a servizi che operano in cloud: si tratta dei Software-as-a-Service, come ad esempio servizi di hosting, ma anche applicazioni, servizi che permettono il telelavoro, o servizi diretti al cittadino e alle imprese. Gli enti potranno acquistare questi beni e servizi con una procedura negoziata ma senza bando di gara e in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia. 

Le principali condizioni sono che il fornitore dei servizi venga selezionato tra almeno quattro operatori economici, di cui una startup innovativa o una piccola e media impresa innovativa. Gli acquisti di beni e servizi dovranno inoltre essere coerenti con il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione e dovranno essere integrati (quando possibile) con le piattaforme abilitanti come Spid, pagoPA o ANPR.

“Con questa disposizione – proesegue Paola Pisano  vogliamo accelerare e semplificare al massimo i procedimenti burocratici per l’acquisto di beni informatici e servizi digitali, in un momento in cui sono particolarmente strategici e importanti per tutto il Paese. L’accelerazione della trasformazione digitale, nel rispetto delle disposizioni dell’agenda digitale e con particolare attenzione ai servizi cloud, può essere una risposta davvero efficace all’emergenza”.

Il provvedimento, spiega il ministero in una nota, nasce a fronte di un momento critico per il Paese, ma crea al tempo stesso condizioni che possano accelerare in modo strutturale la trasformazione digitale del Paese. Per questo tutti i beni e i servizi digitali dovranno rispettare le indicazioni del Piano Triennale e la norma è costruita per dare impulso al mercato con una richiesta aperta di servizi digitali e in cloud a tutte le aziende in grado di produrli.

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