APPROFONDIMENTO

Data analytics web app o Business intelligence tools, quale scegliere



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Come trovare risposte utili alla domanda che assilla analisti, sviluppatori, project manager e C-level in tema di visualizzazione dei dati

Pubblicato il 27 nov 2023

Marco Chiappelli

Team Leader Data Architecture & Visualization Development di Ammagamma



Data analytics web app Business intelligence tools

Nonostante il passare del tempo e l’evolversi della tecnologia, la Data visualization continua ad avere una serie di certezze difficili da scardinare. Per molti, Excel continua a essere il più utile strumento di rappresentazione grafica di base, ma quando ci si interroga su uno strumento più strutturato e focalizzato sulla visualizzazione e sull’interattività, ci si scontra spesso con il dubbio se convenga puntare sul più noto tool di Business intelligence (BI) al momento sul mercato, o affidarsi a una Web app costruita su misura.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su quali sono i benefici e le debolezze che ognuna delle due soluzioni può avere, in modo da provare a scardinare possibili pregiudizi o dubbi.

Business intelligence tools, quali sono

I tool di BI sono cresciuti nel tempo, sia in numero che in caratteristiche e fare una stima oggi di quanti ce ne siano è veramente proibitivo, immaginandosi il continuo fermento di startup che ruota attorno a questo mercato; certamente sarebbe più facile fare una lista dei tool più noti, quelli che ricadono più spesso nelle opzioni che si valutano per un progetto o per una scelta strategica. Tra questi non possiamo non citare Microsoft PowerBI, Tableau e QlikSense, posizionati nella sezione più ambita di “Leaders” nel Gartner Magic Quadrant, la cui diffusione è elevata, assieme alle varie aziende di consulenza (di diverse dimensioni) che li padroneggiano e li sviluppano per i loro clienti.

C’è da ricordare che questi tool si sono evoluti nel tempo, con la tecnologia e con le esigenze, ma hanno sempre mantenuto un elemento distintivo, ovvero quello di voler abbracciare il maggior numero possibile di utenti, sia ponendo come fondamento la possibilità di integrare regole di business anche complesse, sia immaginando, con lungimiranza, che gli stessi utilizzatori finali, anche con poche competenze tecniche, potessero utilizzarli in autonomia.

Possiamo guardare cosa è presente oggi sul mercato quasi come se guardassimo delle orme lasciate a terra, che ci permettono di voltarci indietro a identificare e comprendere il percorso fatto fino a qui da questi tool (e che proseguirà ancora, garantito).

Data analytics web app, come funzionano

Anche le web app si sono evolute nel tempo, grazie soprattutto al proliferare di linguaggi, librerie e standard che negli anni si sono via via posizionati a beneficio di tecnici e sviluppatori; aspetto da non sottovalutare, anche il numero crescente di developer ha certamente dato un’ulteriore spinta a questo ambito di mercato, che con maggiore competitività ha portato, fisiologicamente, a generare soluzioni più complete e complesse.

Una Data analytics web app ha, anch’essa, un elemento distintivo, ovvero può mettere a terra una soluzione estremamente flessibile e totalmente aderente a quelle che sono le esigenze che la progettualità deve andare a coprire; queste web app sono diverse tra loro proprio per definizione, ovvero per la natura sartoriale che le contraddistingue, per cui gli aspetti di esperienza utente, interattività e veste grafica possono essere totalmente diversi a fronte di obiettivi identici o simili. Fare degli esempi da un lato è semplice, data la vastità delle possibili applicazioni che si possono avere, dall’altra tuttavia potrebbe risultare difficile se ci si sofferma sul paragonarle tra loro, proprio per gli aspetti menzionati sopra.

Un’applicazione web, progettata per ottimizzare la gestione del magazzino in modo da supportarne i responsabili in termini di approvvigionamento, permette di porre l’attenzione su come la stessa applicazione possa dare supporto operativo e portare informazioni di sintesi per prendere decisioni. Allo stesso tempo, una soluzione, volta a ottimizzare la pianificazione di un processo produttivo, consente di monitorare la produttività al fine di ridurre tempi e costi.

Ponendo l’attenzione anche su un aspetto non sempre tenuto in considerazione, ma di estremo valore, ovvero quello umano, il processo di realizzazione di una web app porta a creare una grande sinergia all’interno del gruppo di lavoro esteso, in quanto ciò che deve essere realizzato può essere figurativamente immaginato come fatto a partire da una tela bianca, su cui non ci sono vincoli di forma, e la soluzione stessa può capillarmente coprire tutte le necessità.

Vantaggi e svantaggi

L’adozione di un tool di BI o di una web app si basa su una serie di valutazioni che devono essere fatte al fine di cogliere gli effettivi benefici a favore dell’esigenza a cui rispondere. Come è facile intuire, i vantaggi di una delle due soluzioni si possono tramutare in svantaggi per l’altra, e viceversa. Da non escludere, per voler vagliare davvero tutte le possibilità, anche una possibile sinergia dei due strumenti, ovviamente con tutte le accezioni del caso.

Si potrebbe pensare anche che una delle due soluzioni sia più indicata per una certa tipologia di business piuttosto che un’altra, oppure addirittura che la dimensione dell’azienda sia un elemento fondamentale per far pendere l’ago della bilancia da una parte piuttosto che nella direzione opposta. Tutte considerazioni più che valide, che possono dare adito a lunghi e approfonditi confronti, ma c’è da ricordare che ogni progettualità può essere intesa come un piccolo mondo a sé stante, per cui anche comparazioni o raffronti non sempre possono sciogliere tutti i dubbi a riguardo della strada da intraprendere.

Data analytics web app o Business intelligence tools

La check list per scegliere

Se dovessimo redigere una check list dei possibili elementi su cui è necessario soffermarsi al momento della scelta tra le due opzioni, questi 7 sarebbero gli aspetti fondamentali:

  1. Complessità e mole di dati
  2. Competenze degli utilizzatori finali
  3. Tempo di messa in opera
  4. Scalabilità della soluzione
  5. Integrazione con altri sistemi
  6. Governance
  7. Sicurezza

Ovviamente questi non sono tutti gli elementi da vagliare, e ognuno potrebbe a sua volta essere declinato in vari sotto-elementi, anche apparentemente distanti tra loro, ma comunque richiedono un certo grado di attenzione al fine di operare la scelta migliore per raggiungere l’obiettivo.

Benefici e compromessi

Dopo aver spaziato su concetti teorici e aspetti di rilievo, è giusto scendere nel dettaglio e mettere in evidenza aspetti puntuali che possono essere presi in esame durante le valutazioni.

Una Web app, si porta intrinsecamente dentro di sé una serie di vantaggi quali:

  • la totale personalizzazione che può essere fatta dei suoi elementi e dei suoi componenti a tutti i livelli;
  • l’altissimo grado di integrazione con altri sistemi che può essere ottenuto, grazie all’elevata portabilità, flessibilità e scalabilità della stessa applicazione che in contesti prettamente tecnici ne può far apprezzare notevolmente il valore.
  • l’elevato valore del Data entry, ovvero il poter permettere all’utilizzatore di impiantare dati nel sistema, in base alle sue esigenze, al fine di migliorare ulteriormente le sue analisi.

I vantaggi invece di un tool di Business intelligence sono noti, si possono ritrovare in:

  • facilità di utilizzo, in quanto sono realizzati proprio con lo scopo di poter essere adottati anche da utenti non tecnici al fine di poter realizzare reportistica di base ed aumentarne la manutenibilità futura;
  • ridotti tempi di sviluppo, dato che il tempo di configurazione di una soluzione basata su tool è tipicamente inferiore a quello di sviluppi di un’applicazione custom.

Le evidenze appena illustrate di benefici, si portano intrinsecamente dentro una serie di inconvenienti sui quali è corretto porre l’attenzione, in quanto potrebbe risultare più complesso giustificare l’assenza di una componente piuttosto che il beneficio di un’altra.

I possibili limiti

Una Web app per sua natura non è dotata di elementi di self-service, ormai disponibile in tutti i tool di BI, per cui gli utenti meno tecnici si dovrebbero “limitare” a fruire di quanto è nell’applicativo, senza poter essere autonomi nel generare qualcosa di differente. Inoltre, una soluzione personalizzata ha anche oneri di manutenzione, che possono essere non banali e richiedere competenze specifiche.

Un tool di Business intelligence, agli occhi del business, potrebbe mancare di alcune funzionalità che sarebbero più indicate per quelli che sono i processi in essere, per cui la sua adozione potrebbe sembrare un adattamento degli stessi all’applicativo, piuttosto che il contrario. Un altro aspetto, forse a minor rilevanza tecnica, ma che in certi contesti è da tenere in considerazione, è l’esperienza utente nella fruizione e il suo aspetto in termini di veste grafica: una Web app può soddisfare anche le esigenze più complesse.

Un ulteriore elemento a cui prestare attenzione è la voce di costo. Spesso il budget fa la voce grossa nel caso si debba operare una scelta tra tool di BI e Web app, tuttavia, abbiamo qui voluto portare il focus sulle effettive esigenze e sui benefici che una soluzione può avere rispetto ad un’altra, con l’intento di valorizzare aspetti che potrebbero essere messi in secondo piano rispetto alle tematiche economiche.

Conclusioni

A seconda della specifica esigenza, legata alle proprie necessità e alle strategie in azienda, ricorrere a un tool di BI o una web app di Data analytics può essere un percorso tortuoso e complesso, ma può davvero fare la differenza in termini di evoluzione del business. Come abbiamo visto, entrambi questi strumenti – che stanno spopolando da tempo sul mercato – offrono dei vantaggi determinanti nell’attività di analisi dati e processi di decision making, ma presentano anche delle possibili criticità, tra cui funzionalità e costi.

Occorre conoscere a fondo queste possibili soluzioni per sapere quale sia la strada più efficace da perseguire, ma ancora prima di avventurarsi nelle specificità del singolo strumento è fondamentale avere chiaro l’obiettivo ultimo da perseguire, andando a ritroso in un cammino inverso che dall’obiettivo di business arrivi alla scelta del tool più funzionale a raggiungere i risultati desiderati.

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