Aruba aderisce al Patto per la neutralità climatica dei Data Center. Il provider ha superato positivamente l’audit sulla conformità di un primo data center secondo il Climate Neutral Data Centre Pact (CNDCP).
Aruba entra nel Patto per la neutralità climatica dei Data Center
Aruba entra nel Patto per la neutralità climatica. Patto che stabilisce traguardi ambiziosi in termini di performance ambientali e di sostenibilità in cinque aree chiave: l’efficienza energetica, l’uso di energia pulita, dell’acqua, i processi di riciclo e il riuso del calore residuo.
Il raggiungimento di tutti questi obiettivi assicurerà la neutralità climatica dei data center entro il 2030.
I firmatari, infatti, si impegnano a garantire che i rispettivi data center per il 2025 e il 2030. Ecco dunque traguardi rigorosi da centrare, per agevolare la transizione essenziale dell’Europa verso la green economy:
- proveranno l’efficienza energetica con obiettivi misurabili;
- acquisteranno energia 100% priva di carbonio;
- priorità alla conservazione dell’acqua;
- riutilizzeranno e ripareranno server;
- nuovi modi per il riciclo del calore.
I vantaggi
Nel 2021, i principali provider di infrastrutture cloud e operatori di data center hanno dato la luce al Patto per la neutralità climatica dei data center. Si tratta di un’iniziativa di autoregolamentazione, in collaborazione con la Commissione europea.
Il Patto supporta sia il Green Deal europeo, per rendere l’Europa climate-neutral entro il 2050, sia la Strategia europea in materia di dati. Infatti i data center dell’UE saranno neutri sotto il profilo climatico entro il 2030.
“La neutralità climatica è un obiettivo essenziale e non negoziabile. L’audit eseguito rispetto ai requisiti del Patto conferma che disponiamo dei processi e delle misure utili a rispettare gli obiettivi entro il 2030″, commenta Fabrizio Garrone, Enterprise Solution Director di Aruba.