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Data Protection Day: le 5 strategie di Google per un marketing orientato alla privacy



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In occasione del Data Protection Day, Google spiega ai professionisti del marketing come tutelare la privacy, calcolando le conversioni e massimizzando il ritorno sugli investimenti nel marketing

Pubblicato il 29 gen 2024



Google Analytics 4

Il 28 gennaio, in occasione del Data Protection Day, gli specialisti del marketing di Google hanno delineato cinque temi chiave legati alla privacy per il 2024.

Mentre Chrome eliminerà i cookie di terze parti nella seconda metà dell’anno ed evolvono le normative sulla privacy, ecco come svolgere un marketing orientato alla privacy.

Data Protection Day: i 5 passi di Google

In tale contesto, diventa imprescindibile ideare una strategia di misurazione efficace che permetta di ottenere informazioni rilevanti sulle proprie campagne pubblicitarie, nonostante le imminenti modifiche.

Karen Stocks, Vicepresidente delle soluzioni globali per la misurazione e il pubblico su Google, suggerisce cinque passaggi fondamentali per i professionisti del marketing che vogliono prepararsi a un futuro orientato alla privacy.

Il primo passo riguarda il tagging. Infatti, per costruire una strategia di misurazione efficace, è essenziale consentire agli inserzionisti di valutare le performance dei loro siti web e delle loro campagne, calcolando le conversioni e raccogliendo dati di prima parte in maniera ponderata e responsabile. Un’infrastruttura robusta di tagging è cruciale per ottenere le informazioni necessarie a prendere decisioni data-driven, calcolando le conversioni e massimizzando il ritorno sugli investimenti nel marketing.

Il secondo punto riguarda il consenso. Bisogna ottenere un consenso adeguato dagli utenti. Anche in caso di assenza, gli inserzionisti possono personalizzare gli annunci combinando i dati di prima parte con l’intelligenza artificiale di Google.

Grazie alla modalità di consenso (Consent Mode), gli inserzionisti possono adottare una struttura di consenso per la misurazione e la pubblicità. Gli strumenti basati sull’IA richiedono meno dati per fare previsioni e colmare eventuali lacune, aiutando i professionisti del marketing a ottimizzare i risultati delle proprie campagne.

Per esempio, Air France ha registrato un incremento delle conversioni in media del 9% nei mercati europei e del 4% in Francia, usando tecniche di modellazione per misurare con più precisione il consenso e le conversioni.

Le altre strategie di Google

Il terzo passaggio consiste nello sviluppo di una strategia basata sui dati di prima parte. I dati sono fondamentali al fine della misurazione e della pubblicità.

In un contesto in continua evoluzione, è più importante che mai realizzare e consolidare la propria strategia sui dati di prima parte. Infatti i consumatori, nel loro percorso online, migrano da un dispositivo all’altro e sono più difficili da raggiungere.

Il quarto consiglio riguarda la semplificazione della gestione e dell’utilizzo dei propri dati.

Meno di un terzo dei professionisti del marketing sa integrare efficacemente i dati di prima parte su tutti i canali. Google Ads Data Manager semplifica e accorcia un lavoro che richiederebbe mesi, facilitando la gestione e il controllo dei dati di prima parte.

Sarà disponibile all’inizio dell’anno, e raccoglie in un unico luogo tutti i controlli di gestione dei dati, generando l’aumento dei ricavi e risultati migliori per la propria azienda.

Infine, quest’anno Chrome prevede di eliminare i cookie di terze parti. Dunque è il momento di agire, valutando se la propria strategia di misurazione sia ancora basata sui cookie di terze parti. Conviene infatti implementare soluzioni efficaci anche in futuro, come le conversioni evolute (Enhanced conversions) e Google Analytics 4.

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