Il progetto EA – Enterprise Architecture (risultato finalista ai Digital360 Awards 2021 per la categoria Soluzioni Infrastrutturali) nasce dalla necessità di Inail di indirizzare in modo consapevole, verso logiche di “service provider”, le iniziative di trasformazione digitale e di ottimizzazione dei servizi erogati. Tramite un metamodello, l’EA permette di visualizzare e analizzare, in un’unica catena informativa, le relazioni esistenti tra le entità componenti i vari domini, non sempre evidenti.
In particolare, l’EA consente di navigare tra i quattro domini dell’organizzazione aziendale: la Business architecture, che racchiude i processi aziendali ed i servizi erogati, in linea con gli obiettivi strategici aziendali; la Data architecture, che gestisce la quantità e la qualità delle informazioni disponibili all’azienda; l’Application architecture, che descrive le applicazioni usate e le loro interazioni con utenti e processi di business; la Technology architecture, che combina le tecnologie in uso per creare un sistema coerente ed aperto all’innovazione.
In cosa consiste l’Enterprise Architecture e come è stato implementato il progetto
L’Enterprise Architecture è un approccio all’analisi dettagliata di tutte le componenti di cui è costituita un’organizzazione e rappresenta un importante fattore di crescita per qualsiasi realtà che, come l’Inail, intende indirizzare efficacemente il proprio processo di digital transformation.
L’EA non rappresenta soltanto lo stato attuale dell’organizzazione, ma supporta la definizione dello stato futuro desiderato e delle strategie necessarie affinché la trasformazione avvenga in un dato intervallo temporale.
L’evoluzione dell’organizzazione si basa su un modello che la descrive in tutte le sue principali componenti, attraverso informazioni pertinenti (persone, processi, servizi, sistemi informativi, infrastrutture, dati). Il valore aggiunto dell’EA consiste quindi nel fornire una visione correlata e di insieme di queste informazioni.
Il progetto EA, previsto nell’ambito del programma “Tecnologie Innovative” del piano IT 2020- 2022 di Inail, ha visto le seguenti fasi: analisi dei requisiti e del contesto, disegno del metamodello (domini di business, dati e applicazioni), definizione della catena del valore, implementazione e integrazione con le sorgenti informative; disegno del dominio tecnologico; integrazione delle tecnologie con le informazioni sulle architetture, sui prodotti (asset software) e sulle infrastrutture degli altri sistemi informativi dell’Inail.
Ulteriori obiettivi del progetto sono l’ampliamento delle informazioni integrate nell’EA ed il monitoraggio della qualità dei dati.
Alla realizzazione del progetto hanno collaborato attivamente circa 80 risorse e, oltre ad Erwin, più di 10 fornitori.
Data la complessità e la criticità del progetto, Inail si è dotata di un Project management office che lo sovrintende e lo governa, assicurando il monitoraggio delle attività, la comunicazione, la gestione di eventuali azioni correttive.
Quali risultati sono stati ottenuti?
L’EA si è dimostrata un valido fattore abilitante del processo di trasformazione digitale di Inail, ha consentito di rendere più efficace il processo decisionale, ha concorso a semplificare e velocizzare la pianificazione strategica, la pianificazione operativa, l’evoluzione digitale dei servizi, la Business impact analysis e la Business continuity, con conseguenti benefici anche nell’ambito dell’ottimizzazione dei servizi erogati.
L’integrazione tra EA e strumenti di IT governance e IT service management dell’Inail, nel rispetto di obiettivi ed esigenze di business e del paradigma security by design, ha inoltre fornito un deciso incentivo al processo di standardizzazione e digitalizzazione in atto. L’esperienza maturata da Inail può essere di valido ausilio per la replicabilità dell’EA in altri contesti della PA.
Più nello specifico, benefici introdotti dall’EA sono: gestione integrata del catalogo dei servizi, dei processi aziendali e della mappa delle applicazioni; visione dell’intero sistema informativo dell’Istituto (navigazione end to end); analisi di impatto dei cambiamenti infrastrutturali sul business e, viceversa, delle necessità infrastrutturali derivanti da modifiche dei processi aziendali; confronto su un terreno comune tra utenti che operano con prospettive diverse, grazie ad una visione complessiva dell’organizzazione e all’adozione di uno stesso linguaggio; facilitazione dell’evoluzione del modello organizzativo verso logiche di “service provider”.
Un esempio dei benefici ottenuti è l’adozione del nuovo processo di autorizzazione delle applicazioni che, supportato da un innovativo strumento di workflow, rende possibile l’approvazione di soluzioni applicative standardizzate e compatibili con l’infrastruttura tecnologica dell’Istituto.