#IoVadoInBici: l’hashtag scelto da Oracle Italia e da Trek Italia parla chiaro e ci dice che dall’unione tra una scelta personale, quella di muoversi su mezzi a due ruote, e una scelta aziendale, quella di incoraggiare e creare le condizioni ideali per questa scelta, può uscire un bella iniziativa che va nella direzione di un contributo fattivo alla mobilità intelligente. Un “win-win” che “fa bene” sia alla smart mobility sia all’ambiente e che arriva in un momento, quello della Fase 2, della ripresa con prudenza delle attività dopo un duro lockdown in cui c’è bisogno di contribuire a razionalizzare la mobilità nelle città, a ripensare gli spostamenti per favorire sia l’effettiva adozione di misure di distanziamento sociale, sia una minore pressione in termini di vetture circolanti.
E’ in questo scenario che si colloca l’iniziativa Bike Sharing #IoVadoInBici, qualcosa di più di un invito a usare le due ruote che arriva dalla collaborazione tra un nome di primo piano delle due ruote come Trek e Oracle Italia e che arricchisce gli obiettivi di attenzione alla sicurezza e all’ambiente con il valore dei dati, della misurabilità e della consapevolezza che può arrivare appunto dall’analisi dei dati, e che permette di dare alle scelte di ogni giorno un chiaro valore anche in termini di riduzione di CO2, di riduzione del carico di vetture sui centri abitati e, perché no, di benefici alla salute personale.
I benefici del byke sharing e gli obiettivi di #IoVadoInBici
Non a caso, tra gli artefici dell’operazione Bike Sharing c’è proprio Simone Marchetti, Business Development Manager appassionato di ciclismo e nello stesso tempo attento ai vantaggi che l’uso diffuso di questo mezzo può portare all’ambiente. Marchetti ricorda una serie di benefici che l’utilizzo della bici può portare alle comunità: “se si sceglie di sostituire l’auto con la bici si entra nella prospettiva di produrre risparmi in termini di costi indiretti per la comunità nell’ordine di 1 euro per ogni chilometro percorso”. Il messaggio è molto chiaro e se si pensa che: “il 30% degli spostamenti su vetture è oggi inferiore ai 2 km e che addirittura qualcosa come il 50% degli spostamenti in generale è inferiore ai 5 Km ci si rende conto che la bici può essere effettivamente una alternativa concreta per risolvere queste esigenze di mobilità e può dare una risposta efficacissima all’ambiente e diventare uno dei cardini della smart mobility”. Ma anche lo scenario ci dice che questo è momento per “crederci”. Nel 2017 il bike sharing nel nostro paese ha raggiunto il primato europeo in termini assoluti dal punto di vista della circolazione con 39.500 biciclette disponibili in qualcosa come 265 comuni. In particolare poi questo fenomeno ha visto un epicentro in città come Milano dove la crescita è stata del 147% dove si sono censiti 16.660 veicoli in circolazione.
Una iniziativa in linea con la filosofia e la strategia green di Oracle
Sempre “non a caso” questo progetto si sposa con la filosofia green di Oracle e con le logiche di attenzione all’ambiente e di responsabilità sociale dell’azienda. Maria Teresa Sica, HR Director e responsabile del progetto Oracle Green Cloud sottolinea che Bike Sharing#IoVadoInBici rientra in un impegno di Oracle Italia sulla sostenibilità verso l’ambiente.
Marchetti sottolinea che il bike sharing è un esperimento che si aggancia e si integra con la cultura di attenzione e valorizzazione dei dati che è il DNA di Oracle. Infatti, l’altra anima del progetto è costituita da una App multifunzione che si prefigge di portare intelligenza in tutte le fasi del rapporto con le due ruote, dalla gestione intelligente delle prenotazioni delle bici, al monitoraggio degli spostamenti, il tutto con una raccolta e analisi dei dati che permetterà di misurare i benefici diretti e indiretti per l’ambiente e per la collettività legata alla scelta di utilizzare questi mezzi in alternativa, ad esempio, alle auto. “Grazie a questi dati – osserva Marchetti – sarà possibile conoscere il risparmio ad esempio dal punto di vista dell’inquinamento che si può ottenere grazi ai ciclisti Oracle e grazie anche a questa dimensione di innovazione”.
Trek: avvicinare il maggior numero di persone alla bici per contribuire a “cambiare il mondo”
Davide Brambilla, amministratore delegato di Trek Italia, in una nota emessa dalla società, sottolinea come questa iniziativa si colloca nel solco della grande missione che sta alla base della filosofia dell’azienda e che punta a “contribuire a cambiare il mondo portando il maggior numero di persone possibile a usare la bicicletta”. Brambilla sottolinea come l’attenzione di Oracle ai temi della sostenibilità e del green, sia in linea con l’obiettivo di sostenere e sviluppare una mobilità realmente alternativa.
La missione di Trek arriva da lontano, dagli Anni della Crisi Petrolifera. Siamo nel 1976 in USA nel Wisconsin, per la precisione in un granaio di Waterloo, dove Richard Burke e Bevil Hogg iniziano l’avventura di Trek con l’idea di produrre bike di fascia alta. E’ in quel periodo che prendono forma le premesse per il boom del ciclismo in Nord America e in questi 40 anni Trek Bicycle è diventata uno dei nomi di riferimento per tutte le dimensioni delle due ruote, dalla mountain bike alle bici per bambino, dalle bici per i professionisti e per gli amatori più esigenti sino appunto alla mobilità cittadina con la pedalata assistita. E’ in questo scenario che è cresciuta la missione di Trek che considera la bicicletta come una soluzione semplice a problemi complessi e che può contribuire appunto a rendere migliore il nostro pianeta grazie alla diffusione di una mobilità che riduce l’impatto sull’ambiente, il consumo di risorse e che fa bene alla salute.
Concretamente il progetto prevede una dotazione di una serie di city e-bike nelle sedi di Milano e Roma a disposizione dei dipendenti Oracle Italia con un incentivo all’utilizzo delle due ruote e con un piano per raccogliere i dati legati all’iniziativa per calcolare il concreto risparmio sia in termini di costi legati agli spostamenti sia in termini di emissioni di CO2 generata.
Le scelta stessa dei mezzi che vengono messi a disposizione di Oracle denota anche l’attenzione alle performance e ai “risultati”. I “ciclisti” potranno contare su due ruote come la Trek Allant+ 8 e Allant+ 7, bici concepite per appassionati di e-bike che uniscono prestazioni, stile ed efficienza. Si tratta di modelli con telaio leggero in alluminio idroformato ad alte prestazioni con il supporto di un “motore” Bosch Performance PowerTube da 625Wh nella Allant+ 8 e da 500Wh nella Allant+ 7. Soluzioni che permettono di gestire gli spostamenti arrivando anche a sostenere velocità di crociera fino a 25km/h. La trasmissione è costituita da uno Shimano a 10 rapporti per il modello Allant+ 8 e a 9 rapporti per la versione Allant+ 7. Sotto il profilo della sicurezza i freni a disco sono idraulici per garantire la massima potenza di arresto con qualsiasi condizione atmosferica.