Job Digital Lab (JDL) è giunta alla quarta edizione e punta a sviluppare e potenziare le competenze digitali. Ecco come mettersi in gioco con il programma formativo di Fondazione Mondo Digitale e ING Italia che si conclude a giugno.
Il divario italiano
L’era digitale non è più un concetto futuristico, ma una realtà attuale che ha già formato il panorama lavorativo. In questo contesto, le competenze digitali sono diventate indispensabili non solo per i professionisti, ma per l’intera società.
La Commissione europea ha recentemente lanciato un segnale di allerta con il suo “Decennio digitale“, delineando la sua visione per il 2030.
L’obiettivo è che entro sette anni l’80% dei cittadini europei tra i 16 e i 74 anni possiedano competenze digitali.
L’Italia vede solo il 45,7% della popolazione dotata di tali competenze nel 2021, posizionandosi penultima in Europa, poco sopra la Romania.
Questo gap evidenzia l’imperativa necessità di promuovere l’inclusione digitale in tutte le sue sfaccettature: dalle donne, spesso emarginate nel settore ICT, ai NEET – giovani che non studiano né lavorano né ricevono formazione – che rischiano di rimanere ulteriormente esclusi in un mercato del lavoro sempre più digitalizzato.
Ma occorre anche favorire la piccola impresa locale, cuore pulsante dell’economia italiana che deve adeguarsi rapidamente alle nuove sfide. L’obiettivo è quello di raggiungere un vasto segmento della popolazione per garantire ai più una cittadinanza attiva e responsabile.
Job Digital Lab: i vantaggi del programma
È da questa premessa che nasce la quarta edizione del “Job Digital Lab. La formazione che ti mette in gioco”, un programma formativo ideato da Fondazione Mondo Digitale e ING Italia per sviluppare e potenziare le competenze digitali.
Attivo dal 2020, Job Digital Lab ha già formato 22.000 persone, con l’obiettivo di raggiungere ulteriori 8.000 partecipanti nella quarta edizione.
Per raggiungere il traguardo è servito l’apporto di formatori esperti e al contributo volontario di alcuni dipendenti ING, che hanno condiviso le loro esperienze e competenze.
Job Digital Lab mira a migliorare le competenze digitali. Oggi solo il 46% della popolazione tra i 16 e i 74 anni possiede quelle di base rispetto al 54% della media UE (Digital Economy and Society Index by EU, 2022). Invece solo il 7,2% della popolazione tra i 25 e i 64 anni partecipa ad attività formative rispetto al 9,2% della media UE (ISTAT, Noi Italia, 2021).
L’iniziativa inoltre punta a ridurre il mismatch, ovvero la discrepanza tra la domanda di lavoro delle aziende e l’offerta dei lavoratori: in Italia ci sono oltre 11 milioni di lavoratori “mismatched” (ISTAT, 2022).
Infine Job Digital Lab nutre l’ambizione di combattere il divario di genere che la pandemia ha acuito: secondo dati ISTAT del 2022, solo l’11% dei nuovi assunti sono donne contro l’89% degli uomini.
Le attività a Job Digital Lab
La quarta edizione di JDL prevede una serie di attività, suddivise nelle seguenti macro-azioni: alfabetizzazione e rafforzamento delle competenze digitali; startUp Lab declinate al femminile; eventi locali (appuntamenti formativi dedicati a imprenditori, PMI, professionisti, associazioni di categoria, per imparare a utilizzare in modo più efficace il digitale, ma anche per fare networking con istituzioni e imprenditoria del territorio); micro-moduli formativi (anche in mobilità); role modelling; hackathon sull’educazione finanziaria dedicato a studenti delle scuole superiori durante la Global Money Week dal 18 al 24 marzo.
La formazione di Job Digital Lab è gratuita e aperta a tutti senza limiti di accesso. Al termine del programma formativo, è previsto il coinvolgimento dei Centri di Orientamento al lavoro, Centri per l’impiego e agenzie di recruiting per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, supportando i partecipanti nell’ingresso o reinserimento nel mondo del lavoro.
Il programma Coding Girls
ING rinnova anche il suo impegno a favore del programma Coding Girls – promosso dalla Fondazione Mondo Digitale con il supporto della Missione Diplomatica statunitense in Italia per formare le nuove generazioni nelle discipline STEAM – convinta che l’empowerment digitale delle donne sia un motore di sviluppo economico.
Le donne, infatti, rappresentano una fonte di talenti, idee e competenze che possono contribuire significativamente alla crescita del nostro Paese.