Nell’era della “Multiplied Innovation” in cui i mercati, le aspettative dei clienti e le efficienze operative sono oggetto di continui e improvvisi cambiamenti, le tecnologie non possono più limitarsi a velocizzare il lavoro manuale, bensì devono risolvere problemi più complessi legati a una puntuale analisi dei dati e ai processi di business, rendendo più veloci le decisioni, migliorando le operations e permettendo ai diversi ruoli aziendali di essere più coinvolti, informati e precisi nella definizione dei risultati.
I business leader delle principali aziende e istituzioni italiane partecipanti al terzo e ultimo appuntamento dell’iniziativa Digital Leaders on Stage, realizzata da IDC insieme a SAP e con il supporto di Intel, hanno indicato le caratteristiche che rendono una tecnologia intelligente e quindi in grado di abilitare e accelerare realmente la trasformazione e l’innovazione aziendale. Secondo il 60% una tecnologia è intelligente se “innova in contesti prima impensabili”; per il 53% se “abilita un nuovo processo”; per il 48% se “abilita nuove esperienze cliente/utente” e per il 43% se “trasforma un processo esistente”.
“Con questa nuova iniziativa abbiamo voluto coinvolgere gli innovatori per capire gli impatti della digitalizzazione e le sfide della experience economy nei diversi ambiti aziendali. Le imprese italiane sono soggette a un percorso di innovazione – guidato da tecnologie intelligenti come IoT, machine learning, analitiche predittive – per cercare di offrire esperienze uniche e coinvolgenti a clienti, partner e dipendenti” dichiara Matteo Losi, Digital Chief Expert EMEA South, SAP “Abbiamo cercato di capire insieme qual è la ricaduta di queste tecnologie sull’organizzazione, sui modelli di business, quali risultati si possono ottenere, e quali i rischi di rimanere ancorati al passato”.
Sempre più consapevolezza sull’importanza dell’innovazione
Tre eventi Digital Leaders on Stage hanno riunito nei teatri italiani i business leader che si occupano del processo di digitalizzazione all’interno della propria organizzazione. Come file rouge, l’innovazione digitale come strumento per aumentare la competitività.
Nel primo appuntamento, svoltosi a Milano al Teatro Franco Parenti, è andato in scena il “Sogno di una fabbrica digitale: Intelligent Manufacturing & Production Processes”, dedicato ai digital leader del mondo del manufacturing italiano. Nel secondo, sempre al Teatro Parenti di Milano, è stata la volta dei CFO e dei direttori finanziari delle grandi aziende italiane (“L’importanza di chiamarsi Innovatore – Intelligent Finance: the financial data-driven enterprise”). Nel terzo e ultimo appuntamento “Non ci resta che il cloud: Intelligent Technology to lead your Business”, al teatro Federico Fellini in Cinecittà a Roma, i CIO e i direttori IT delle imprese e istituzioni pubbliche italiane.
“Le esperienze di innovazione delle imprese italiane, raccolte sia attraverso indagini sia raccontate da CIO e manager aziendali nel corso dei dibattiti, denotano un cambio di passo significativo in termini di maturità”, aggiunge Fabio Rizzotto, Associate Vice President, Head of Research & Consulting, IDC Italia “Sfide e complessità crescenti non stanno frenando, anzi accrescono la consapevolezza dell’importanza di sfruttare il potenziale di strumenti e piattaforme innovative (Cloud, Intelligenza Artificiale ecc.) e di accompagnare le strategie con approcci nuovi (in termini di coinvolgimento, competenze, metodologie, governance). Si inizia ad aprire anche uno sguardo più concreto nelle organizzazioni italiane su dimensioni quali misurazione, etica, sostenibilità, trasparenza, performance e automazione”.
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