Oracle ha rilasciato una versione preliminare (Development Milestone Release, Dmr) della nuova major release 5.6 di MySql. Come noto, MySql è la più importante piattaforma Rdbms open source, usata tra l’altro da siti web frequentatissimi come Facebook, Twitter e Wikipedia. Oracle ha ereditato mySql dall’acquisizione di Sun e sta continuando a svilupparla nonostante i dubbi iniziali di molti analisti legati alla sua natura open source e alla potenziale concorrenza con il database proprietario Oracle. A questo proposito, Gartner ha appena confermato Oracle come leader nel mercato Rdbms con una quota del 48,8%, in crescita del 18% rispetto all’anno scorso. Gli altri player nella top 5 – che complessivamente rappresenta oltre il 94% dell’intero mercato Rdbms – sono Ibm, Microsoft, Sap/Sybase e Teradata con quote rispettivamente del 20,2%, del 17%, del 4,6% (ma Sap/Sybase è in crescita annua del 47,9%), e del 3,7%.
Tornando a MySql 5.6, le principali novità sono nelle aree della replicazione e dell’accelerazione delle query. Nel primo sono stati introdotti i Global Transaction Identifiers (Gdi), ossia un codice identificativo unico assegnato a ogni transazione che assicura il tracciamento dei dati durante le replicazioni tra diversi server e l’automazione di processi complessi di replicazione in caso di malfunzionamenti e indisponibilità. Nelle versioni precedenti di MySql queste funzioni sono fornite da software di terze parti. Per l’accelerazione delle query, MySql 5.6 offrirà ottimizzazioni a livello subquery, assegnazione di default di data e ora alle colonne Datetime (al momento è l’applicazione che deve assegnare questo valore), e vari metodi per l’automazione dell’esecuzione delle query ai fini di ridurne i tempi di elaborazione.
La versione MySql 5.6 è scaricabile dalla sezione download del sito http://dev.mysql.com, ma Oracle mette a disposizione della comunità di sviluppatori anche un paio di funzioni sperimentali su http://labs.mysql.com per test e feedback. Si tratta di innovazioni pensate per ottenere accessi ai dati più veloci, a livello dei database ‘noSql’, in grande ascesa ultimamente per la loro capacità di gestire enormi quantità di dati non strutturati. La prima di queste funzioni è un’Api (application programming interface) che permette alle applicazioni l’accesso diretto ai dati direttamente dal motore database InnoDb, invece di passare attraverso un modello di query Sql. La seconda è un nuovo insieme di operazioni pensate per permettere a un’applicazione di scrivere dati nel database senza bloccare l’accesso al database index di altre operazioni.
Oracle non ha svelato ufficialmente la data della disponibilità generale di MySql 5.6: un’occasione potrebbe essere la MySql Connect Conference in programma il prossimo 29 settembre a San Francisco in concomitanza con l’Oracle OpenWorld.