È indirizzato ad applicazioni data intensive, quali quelle richieste dal mondo finziario, dal retail, dal manufacturing e anche dal settore pubblico, il nuovo servizio database cloud di Oracle .
La società ha reso nota infatti la disponibilità di Oracle Autonomous Trasaction Processing, servizio che utilizza automazione e machine learning per gestire transazioni in ambito high perfomance, complete di reporting, batch e analytics.
Si tratta, di fatto, di un servizio che esegue autonomamente task di management, protezione e repair, sfruttando da un lato gli algoritmi di machine learning, dall’altro l’elasticità del cloud.
Oracle Autonomous Transaction Processing è complementare al servizio Autonomous Data Warehouse, già rilasciato dalla società, ed è in grado di supportare all’interno di un unico database transazioni high-performance, reporting, batch, IoT, machine learning.
I vantaggi dell’approccio proposto da Oracle
Dal punto di vista dell’utente, l’approccio proposto da Oracle presenta una serie di vantaggi sia in termini economici, sia in termini di gestione.
L’elevato livello di automazione, consente di ridurre i costi relativi all’amministrazione del sistema e al suo efficientamento, dal momento che il database è disegnato per auto-ottimizzarsi.
In termini di gestione, invece, dal momento che il sistema applica in automatico gli aggiornamenti di sicurezza è meno vulnerabile agli attacchi, senza per altro downtime o indisponibilità: si parla infatti del 99,995% di availability.
Beneficio indiretto che è che gli amministratori del database possono dedicare il loro tempo e le loro risolrse alle attività a maggior valore, vale a dire quelle correlate all’estrazione del valore dai dati.