Oracle presenta Gen2 Cloud per mettere i dati in sicurezza

Nel corso dell’OpenWorld 2018 di San Francisco, Oracle ha presentato la sua seconda generazione di Cloud. La sicurezza è ancora più al centro

Pubblicato il 23 Ott 2018

Oracle Open World

La rivoluzione del cloud avrebbe potuto travolgere un’azienda che aveva storicamente caratterizzato il suo business sui database on premise come Oracle. Ma l’azienda guidata da Larry Ellison in questi anni è stata capace di aprirsi alla nuvola senza perdere i suoi punti di forza, come si è avuto conferma nell’Open World che si sta svolgendo in queste ore a San Francisco e che il direttore di ZeroUno, Stefano Uberti Foppa, sta seguendo come inviato (qui l’approfondimento completo e in costante aggiornamento). Nel corso dell’evento globale si è avuta la conferma della strategia che Oracle, da alcuni a questa parte, sta mettendo in atto con successo: l’obiettivo è rendere possibile ai clienti di poter usare servizi applicativi in cloud di livello mission critical, in grado di supportare  il core business delle aziende.

Da qui la mossa annunciata da Oracle, ossia Gen2 Cloud, una vera e propria seconda generazione di cloud di Oracle, basata su due principali caratteristiche: innanzitutto una “impenetrable barrier” (una specifica architettura di rete dedicata al controllo dei sistemi in cui ogni customer zone è isolata e protetta all’interno dell’Oracle Cloud). In secondo luogo l”Autonomous Db, che era stato già parzialmente presentato l’anno scorso, che possiede una serie di caratteristiche pensate per rendere il cloud “digeribile” anche alle aziende più restie. Ad esempio, è in grado di riprodurre i workload di produzione su un data base di test separato per escludere eventuali effetti collaterali sulle applicazioni mission critical; oltre a questo sfrutta al meglio le caratteristiche architetturali degli Exadat,  quali smart flash cache.

Da un punto di vista della sicurezza, oltre alle patching automatiche, il database si protegge con una crittografia automatica “always on”, senza contare che all’avvio stabilisce una configurazione “triple mirrored” in un datacenter cloud regionale, con un recovery automatico dei dati per preservarlo da qualsiasi errore di sistema (nel server o nell’intero datacenter). Insomma, sull’intera Gen2 ci sarà una grande attenzione all’aspetto sicurezza; per quanto riguarda le modalità di commercializzazione, Gen2 Public Cloud è disponibile da subito, la versione Cloud@Customer dall’estate 2019.

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