Durante il webinar Analytics-ready infrastructure: verso una vera data-driven enterprise, Carmine Stragapede, Direttore Generale di Intel Italia, partner dell’evento, ha evidenziato il ruolo chiave dell’evoluzione tecnologica nei processi analitici. Nel mirino, le soluzioni infrastrutturali sottostanti gli analytics e in particolare i processori Intel Xeon E 7, caratterizzati dal supporto in-memory.
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LO SCENARIO – Big data analytics, come disegnare la data-driven enterprise | |
LA TAVOLA ROTONDA VIRTUALE – L’Italia degli analytics, ecco lo status quo |
“Il tema big data – ha dichiarato Stragapede – toccherà qualsiasi ambito dell’azienda, con due obiettivi: l’aumento dei profitti e il controllo sui costi”. Tuttavia, esistono barriere all’adozione: complessità delle soluzioni analitiche, difficoltà nel raccogliere e connettere i dati, onerosità dei progetti. “In risposta – ha proseguito – Intel ha collaborato con le principali software house del settore per ottimizzare la piattaforma E 7 a supporto delle loro soluzioni. Inoltre, ha promosso la diffusione degli open data per abbattere i silos e ha reso accessibili costi e tempi progettuali”.
Stragapede si è soffermato sulle caratteristiche dei chip E 7 studiati per l’analisi in tempo reale, supportando fino a 24 terabyte di Ram, con la possibilità di scalare configurazioni flessibili fino a 64 socket. La tecnologia integrata Intel Run Sure garantisce affidabilità, disponibilità e facilità di manutenzione, offrendo un uptime del 99,999%.
Il direttore generale ha poi elencato i settori più vivaci nel mondo big data, dove la multinazionale di Santa Clara è particolarmente attiva: Banking, Energia, Telco e Transportation. Trenitalia è stata citata tra le punte di eccellenza per un’iniziativa di predictive maintenance, in partnership con Intel.