Anche il mondo delle notizie e delle informazioni viene investito dalla data economy, una delle conseguenze della rivoluzione digitale che sta interessando in generale tutto l’universo dei media. Per alcuni puntare sui dati e sulla loro analisi può diventare un punto di forza, uno dei terreni di giro su cui sfidare e battere la concorrenza. E’ il caso di Dow Jones, la società che edita il Wall Street Journal, come spiega il digital visionary e chief product e technology officer dell’azienda, Ramin Beheshti: “Noi tendiamo ad definirci come una media organization, un’organizzazione che diffonde informazioni, ma in realtà siamo una data company – sottolinea – ciò che facciamo giorno per giorno si concentra sulla creazione di dati a cui i nostri consumatori vogliono davvero avere accesso”.
L’obiettivo di questa trasformazione è di trovare la “formula” che consenta di fornire le informazioni che più interessano ai consumatori ogni giorno, in ogni momento e ovunque ne abbiamo bisogno, grazie a una tecnologia in continua evoluzione, a un flusso di dati personalizzato, a sistemi di consegna e a soluzioni integrate, insieme a un giornalismo pluripremiato e agli insight finanziari degli esperti
Ad affiancare DowJones in questo percorso lungo ormai 15 anni, in cui l’azienda editoriale ha definito il proprio nuovo approccio nei confronti della tecnologia, c’è sempre stata NetApp: “Nel corso della nostra partnership c’è stata una straordinaria proliferazione della tecnologia e un’esplosione di opzioni per i consumatori – aggiunge Beheshti – NetApp non solo offre una tecnologia innovativa ma, in quanto agnostici in un mare di preferenze molto specifiche, sono in grado di aiutare un Cto o un Cio a rimanere flessibili nella scelta della tecnologia da usare”.
“NetApp ci permette di sperimentare diverse tecnologie e di archiviare e spostare i dati in modo più facile e sicuro – aggiunge Beheshti (nella foto a sinistra) – . Questo tipo di flessibilità è rivoluzionaria nel momento in cui si cerca di muoversi velocemente in un ambiente che cambia quasi alla stessa velocità. L’obiettivo della tecnologia non è quello di avere qualcosa di cui vantarsi, ma di determinare come quella tecnologia possa aiutare i consumatori a prendere decisioni più consapevoli. Passiamo meno tempo a preoccuparci di come e dove i dati vengono immagazzinati e molto più tempo a focalizzarci sulla creazione di una vera customer experience”.