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Servizi finanziari: multicloud ibrido sotto la soglia del 10%

Secondo lo studio di Nutanix, le società del settore finanziario scelgono il multicloud ibrido, ma l’adozione è più lenta rispetto ad altri comparti. Ecco i risultati del report Enterprise Cloud Index (ECI).

Pubblicato il 01 Giu 2022

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I servizi finanziari preferiscono il multicloud ibrido e il market share è destinato a raddoppiare. Tuttavia l’adozione non procede a passo spedito come altrove.

Sono i dati che fotografa il report Enterprise Cloud Index (ECI) di Nutanix. Ecco i risultati nel dettaglio.

I servizi finanziari preferiscono il multicloud ibrido

Secondo lo studio di Nutanix, i servizi finanziari che hanno adottato il multicloud sono meno di ogni altro settore analizzato. La quota delle società dei servizi finanziari si ferma infatti sotto la soglia del 10% della media globale.

Tuttavia, stando alle previsioni, l’adozione va al raddoppio. Infatti passerà dal 26% al 56% nell’arco dei prossimi anni, in linea con il trend globale di evoluzione verso un’infrastruttura IT multicloud che comprende un mix di cloud pubblici e privati.

Il 31% impiega ancora data center three tier non abilitati al cloud come unica infrastruttura IT. Inoltre, quello delle società di servizi finanziari ha il livello più basso d’uso di cloud pubblico: il 59% che non sfrutta servizi di cloud pubblico (il 47% per tutti i settori a livello globale) giustifica la scelta a causa dei cospicui investimenti pregressi nelle applicazioni e della natura altamente regolamentata del settore.

L’84% degli intervistati ritiene che occorra una gestione più semplice delle infrastrutture multicloud, mentre il 50% teme che la cybersecurity freni l’adozione di un modello multicloud.

Le sfide sono legate a:

  • sicurezza (50%);
  • interoperabilità;
  • integrazione dei dati tra i cloud (46%) ;
  • prestazioni di reti overlay (43%).

L’82% ritiene vede il multicloud ibrido – con più cloud sia privati che pubblici interoperabili tra loro – come l’ideale.

Lo studio di Nutanix

Quasi il 78% soffre mancanza di competenze IT necessarie a gestire le attuali necessità aziendali. La semplificazione delle operations è infatti un traguardo da centrare l’anno prossimo.

La mobilità delle applicazioni è un altro tema d’interesse degli intervistati nel settore dei servizi finanziari. Il 98% ha infatti spostato una o più applicazioni in un nuovo ambiente IT negli ultimi 12 mesi: da data center tradizionali a cloud privati, a causa della bassa penetrazione del settore nel multicloud e nel cloud pubblico.

Inoltre, le priorità IT del settore dei servizi finanziari per i prossimi 12-18 mesi comprendono:

  • rafforzamento della sicurezza (54%);
  • miglioramento della gestione multicloud (49%);
  • sviluppo e/o adozione di tecnologie cloud-native (47%).

“Sebbene il settore dei servizi finanziari sembri essere nelle prime fasi di implementazione, è in corso un’evoluzione verso un’infrastruttura IT multicloud interoperabile che abbraccia un mix di cloud privati e pubblici”, ha dichiarato Anand Akela, Vice President of Product and Solutions Marketing di Nutanix. “Poiché la sicurezza delle informazioni e la resilienza operativa continuano ad essere al centro dell’attenzione per le società di servizi finanziari, è necessario prendere in considerazione soluzioni multicloud ibride con gestione e sicurezza integrate e con la possibilità di spostare rapidamente le applicazioni tra le infrastrutture cloud in modo economico”.

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