Aiutare le aziende a trarre il massimo valore dai dati che non solo proliferano in modo esponenziale in quantità e qualità, ma che nascondono interconnessioni reciproche e significati la cui comprensione e il cui sfruttamento si può tradurre in un vantaggio competitivo. È questo il compito di una strategia in Information Management focalizzata sul fenomeno che pone sempre più sfide agli uomini di business e agli esperti It ribattezzato come Big Data. E, nel caso di Microsoft, da questa strategia derivano nuove soluzioni fra le quali il database Microsoft Sql Server 2012 (disponibile dal 1° di aprile) e, connessi con questa infrastruttura di Information Management, un servizio per Windows Server e Windows Azure basato su Apache Hadoop (piattaforma open source per l’elaborazione distribuita di grandi data set su cluster di computer) e nuove soluzioni di Data Warehouse. Il tutto all’insegna di una visione del computing sempre più ibrida che miscela in modo personalizzato e dinamico ambienti on-premise e cloud, e tende a far leva sull’integrazione di dati in possesso delle aziende e dati pubblici generati sui social network o da fornitori di informazioni e analisi come enti di statistica, banche dati, istituzioni, etc. In questo contesto, secondo Microsoft, assumerà un’importanza sempre maggiore il Windows Azure Marketplace, dove le aziende potranno, direttamente attraverso le loro soluzioni di Business Intelligence, trovare questi dati pubblici.
Database, cloud, piattaforme di grid computing e analytics, social network e provider di dati sono i principali ingredienti della strategia Big Data e, aggiungiamo, Open Data, di Microsoft. “Microsoft Sql Server – sottolinea Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia (nella foto) – è sempre stato un supporto del nostro core business sia nel mondo cloud sia nella gestione di Big Data”. Il ruolo abilitante del Db di Microsoft nel permettere a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione, di sfruttare il modello del cloud computing ibrido e la crescente quantità e qualità di informazioni digitali disponibili in azienda e nella “nuvola”, è collaudato da tempo. “Microsoft – continua Scott Jovane – ha mosso diversi anni fa i primi passi nel cloud con la posta elettronica via web Hotmail, significativamente, quindi, nel mondo consumer. Sql Server è il motore su cui si basano i servizi pubblicitari di Microsoft sulla rete e le funzionalità di ricerca di Bing”. La conclusione sarebbe, quindi, che Sql Server, soprattutto con le innovazioni contenute nella nuova release, è pronto per supportare le aziende nella gestione di qualsiasi tipo di dati, indipendentemente dalle dimensioni, sia on-premise sia sulla Cloud e accompagnarle, conclude l’ad di Microsoft Italia “verso un processo decisionale sempre più tempestivo e ragionato. E a trarre vantaggio da queste nuove tecnologie saranno proprio le Pmi, che costituiscono il tessuto dell’economia italiana”. Un esempio sono i produttori di vini, di cui si è parlato in questi giorni per via dell’edizione annuale del Vinitaly a Verona, “che pur essendo in massima parte di dimensioni aziendali piccole, si trovano a competere sul mercato internazionale con brand forti e market share di rilievo da tutelare e sviluppare”.
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