Torresani, Accenture: Non c’è niente di più legato al fattore umano dell’Industry X.0

Intervistato in occasione della inaugurazione del centro per l’industrial IoT Innovation Center Accenture a Modena: “serve proseguire con la spinta delle iniziative Industria 4.0 ed è importante prestare attenzione affinché le imprese di tutte le regioni del paese possano contare su infrastrutture sempre più competitive”

Pubblicato il 10 Feb 2018

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La visita al nuovo centro Industry x.0 Industrial IoT Innovation Center di Accenture a Modena ha permesso di entrare nel vivo del rapporto tra dati e produzione. Il centro è nato infatti dalla collaborazione con HPE COXA, società di engineering che vive di innovazione in un territorio tra i più attenti alla ricerca di un vantaggio competitivo (a pochi chilometri di distanza c’è la Ferrari e la stessa HPE COXA lavora su progetti legati anche alla Formula Uno). La visita allo stabilimento è un percorso attraverso strumenti di produzione altamente innovativi che hanno come denominatore comune la generazione di dati e la necessità di lavorare con persone in grado di gestire, interpretare, trasformare i dati in conoscenza. Spesso nel minor tempo possibile e con la maggior qualità e affidabilità possibile.

“Mentre prima era l’uomo che controllava il processo – ci spiega -, adesso è la macchina che controlla il processo e l’uomo che controlla la macchina. La macchina è fondamentalmente informazione, dati, capacità di elaborazione. Da qui nasce l’esigenza di sviluppare professionalità che siano capaci di interpretare i dati che arrivano dalle macchine“.

Servono persone capaci di passare dai dati alla conoscenza.

L’Industrial IoT Center di Accenture di Modena realizzato con HPE COXA rappresenta un contesto ideale nel paradigma Industry x.0  per lavorare con i dati e per capire come gestirne l’interpretazione.
C’è una professionalità nativa di persone che anche se non sono abituate a questo approccio ai dati trovano qui l’ambiente ideale per sviluppare una capacità di operations sulle macchine che è innovativa in particolare porprio per il rapporto con i dati.

Accompagnare le imprese tradizionali verso i dati

Discorso diverso nelle aziende più tradizionali, ovvero quelle con modalità operative ancora molto tradizionali e non ancora legate o integrate con i dati. “In quei casi – spiega Torresani – lavoriamo per creare delle strutture organizzative con dei team dedicati che si preoccupano di portare queste competenze in azienda. Creiamo un asset con alto livello di specializzazione che ha il compito di sensibilizzare, di mostrare i modelli comportamentali e soprattutto i modelli di attenzione e di sensibilizzazione verso i dati”.
Questo team accompagna le risorse e porta avanti modelli di training on the job. Per le aziende che non hanno queste risorse il lavoro è quello di portare queste competenze in azienda. L’automazione permette di rivedere le logiche di organizzazione delle risorse e di costruire percorsi che vanno accompagnati con il supporto di competenze esterne.

Torresani osserva che “Non c’è niente di più legato al fattore umano dell’Industria 4.0. Sembra un paradosso, ma la digitalizzazione posta dell’Industry 4.0 per il mondo del maniifatturiero (e non solo) non è nulla senza il fattore umano, senza la competenza delle persone. La centralità della persona è dunque evidente e fondamentale

Le priorità dell’Agenda Politica per favorire l’innovazione nelle imprese

Abbiamo approfittato di questa speciale circostanza per chiedere a un manager così coinvolto nei procesi di innovazione in fabbriche reali e sul territorio una sua visione delle priorità più importanti per una Agenda Politica che vuole essere attenta all’innovazione.

Continuare sull’industria 4.0 e sull’Impresa 4.0

“Negli ultimi anni – ci dice Torresani – c’è stato un cambio di marcia evidente e la prima priorità è forse quella di continuare in questa direzione. Se possibile portando una accelerazione, ma di continuare a dare all’Industria 4.0 e dell’Impresa 4.0 la forza propulsiva che sta avendo in questo periodo”

Infrastrutture adeguate ovunque

Come secondo punto il manager Accenture sottolinea la necessità di portare un maggior equilibrio sui territori. E’ molto vero che l’Industria 4.0 ha segnato un cambio di velocità, ma non tutte le regioni italiane sono allo stesso livello. La Banda Larga non è allo stesso livello ovunque ed è necessario cercare di mettere tutte le imprese, in qualsiasi luogo si trovino ad operare nella condizione di sfruttare le opportunità dell’Industria 4.0

Collaborazione tra i contri di innovazione

Il terzo punto fa riferimento direttamente all’esperienza dei centri di innovazione sparsi sul territorio: “è importante cercare di aiutare i centri di innovazione e gli Hub a connettersi a realtà come lo stesso Industrial IoT Innovation Center inaugurato a Modena con HPE COXA

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