Secondo VMware, anche in Italia sta esplodendo la richiesta di data architect. Sono i dati che emergono da un’analisi condotta dall’azienda per verificare la mancanza di competenze.
In Italia servono data architect: +210% le richieste
Le applicazioni sono elementi chiave nell’economia digitale moderna. Infatti, abilitano esperienze che attraggono, fidelizzano e responsabilizzano i clienti e i dipendenti, e i responsabili aziendali ne intuiscono l’importanza.
VMware ha condotto un’analisi dei dati relativi agli annunci di lavoro da cui ha rilevato che la domanda di ruoli di sviluppo è aumentata del 38% in tutta Europa nel primo trimestre 2022.
Inoltre aumentano del 173% e del 106% gli annunci di lavoro rispettivamente in Spagna e in Italia. La concorrenza per i ruoli data-driven è particolarmente agguerrita: in Italia la richiesta di data architect è in crescita del 210% rispetto all’anno precedente.
Si tratta di ruoli altamente tecnici e specialistici, che hanno l’esigenza di interfacciarsi con figure di business non così tecniche e che parlano un altro linguaggio.
Occorre dunque garantire un allineamento tra la funzione IT e il business. Infatti le aziende devono andare a caccia di professionalità che parlino la lingua del business in modo da comprendere e raggiungere gli obiettivi organizzativi.
La mancanza di competenze
Dalla ricerca emerge che le aziende assumono sviluppatori che hanno sì le competenze tecniche richieste, ma che faticano a comprendere appieno ciò che i loro datori di lavoro si aspettano dalle applicazioni.
In tutta l’area EMEA, infatti, solo un quarto (26%) delle principali competenze presenti nelle offerte di lavoro degli sviluppatori sono legate al business e la metà (49%) di tutti gli annunci non comprende una singola competenza di business tra i 10 requisiti principali.
Le competenze di business e le conoscenze derivanti sono cruciali per creare applicazioni in grado di soddisfare le esigenze degli utenti.
Tuttavia raramente i datori di lavoro indicano queste skill fra i requisiti per la ricerca di talenti degli app developer.
Infatti appena il 5% degli annunci cita la necessità di conoscenze finanziarie, il 6% menziona le capacità di gestione degli stakeholder e il 7% richiede capacità di gestione dei progetti.
Come colmare il gap
Ciò crea un gap tra tecnici e non tecnici, tra manager e sviluppatori, come in qualsiasi situazione in cui due persone non parlano la stessa lingua al giusto livello. Il divario attuale permette agli sviluppatori di cogliere l’opportunità di fare da ponte tra leader non tecnologici e specialisti tecnologici.
Le aziende preferiscono un candidato che, a una profonda conoscenza tecnica, abbini la capacità di comunicare in termini commerciali, rispetto a un candidato dotato solo di competenze tecniche.
Mentre entrambe le parti possono essere in grado di comunicare la propria visione a grandi linee, le sfumature andranno perse. Lo sviluppo di app potrebbe dunque non soddisfare adeguatamente le esigenze degli utenti. Se le app non creano engagement, non hanno una rapida distribuzione o non forniscono l’esperienza di cui l’azienda necessita, falliscono.
La figura del data architect è dunque importante. Le aziende devono dunque ricalibrare le proprie assunzioni. In alcuni Paesi in Europa, infatti, la domanda per alcuni ruoli di sviluppatore ha raggiunto il 300%.
Per attirare talenti, bisogna proporre nuovi modi di lavorare e creare pacchetti di benefit migliori, oltre a registrare un incremento degli stipendi.
Le aziende devono ripensare a ciò che stanno effettivamente cercando, ma allo stesso tempo gli sviluppatori hanno l’opportunità di affinare le loro competenze personali e di business. In questo modo, diventeranno più visibili e determinanti tra i leader aziendali nella modernizzazione delle app.
È necessaria infine una maggiore coesione tra team aziendali, developer e IT. Bisogna premiare gli sviluppatori che possiedono le competenze di business a complemento delle loro abilità di codifica, se le aziende vogliono mettere le app al centro di una strategia aziendale digital-first.