Definirle “tecnologie emergenti” non è probabilmente abbastanza per spiegare l’impatto che il 5G e la Blockchain hanno iniziato e potranno progressivamente continuare ad avere sul futuro. Un impatto che di sicuro svilupperanno singolarmente a partire dai loro campi d’elezione, quindi le telecomunicazioni e le criptovalute, ma che potrà risultare amplificato dalla loro integrazione, in settori come l’internet of things, le smart city, gli smart contract, la smart home e le self driving car.
Le ragioni del matrimonio tra 5G e Blockchain
Al centro di questo “matrimonio d’interessi” ci sono alcune caratteristiche delle due tecnologie che se applicate nello stesso contesto si completano reciprocamente: da una parte la velocità, la capacità e la bassa latenza delle comunicazioni, e dall’altra la certificazione automatica dello scambio di informazioni ad ogni passaggio e ad ogni nodo di scambio.
Qualità che se applicate simultaneamente nell’ambito delle smart city o in quello delle auto senza pilota consentirebbero di dotare l’Internet of Things di ciò di cui ha più bisogno per svilupparsi su scala ampia: tenere insieme la velocità, l’affidabilità, la sicurezza delle comunicazioni e delle transazioni. Aspetti-chiave per l’adozione della tecnologia, soprattutto se si immagina che a molti sistemi IoT saranno affidati servizi “critici”, che se non fossero in grado di essere totalmente affidabili non avrebbero mercato.
5G e Blockchain: alla ricerca della “ricetta perfetta”
Così, se probabilmente è ancora presto per mettere a punto la “ricetta perfetta”, e se d’altro canto emergono le prime criticità che dovranno trovare risposte convincenti in tempi il più possibile rapidi, la strada che porta al “matrimonio” tra 5G e Blockchain è considerata in questo momento estremamente promettente, tanto che già oggi iniziano a essere in campo le prime sperimentazioni, prima che il nuovo standard mobile definitivamente sul mercato nel 2020.
I primi ambiti di applicazione di Blockchain + 5G
Il punto centrale delle soluzioni che potranno sfruttare insieme 5G e Blockchain ci sono i concetti di sicurezza e di affidabilità, unite alle prestazioni amplificate in termini di velocità e bassa latenza del nuovo standard mobile. Tutto questo in un primo momento applicato essenzialmente all’IoT, e quindi alle smart city, alle smart home e ai veicoli a guida autonoma. La blockchain è infatti in grado di certificare la sicurezza dello scambio di informazioni che avvengono tra oggetti, magari grazie a reti di secondo livello, per non creare colli di bottiglia. Grazie al 5G sarà possibile inoltre aumentare la partecipazione e il decentramento dei nodi, con una conseguente riduzione dei tempi di blocco. Una serie di opportunità che potranno tornare utili anche per regolare i pagamenti e i micropagamenti, fondamentali quando si parla di IoT.
5G e Blockchain: una questione di sicurezza
In particolare grazie alla blockchain sarà possibile limitare l’eventuale intervento di dispositivi dannosi sulle reti di collegamento tra oggetti, monitorando in tempo reale il passaggio delle informazioni e individuando in tempo reale eventuali anomalie o tentativi di manomissione dei network o dei servizi, compresi quelli di pagamento. Allo stesso modo la blockchain potrà garantire e proteggere l’identità di chi parteciperà a ogni titolo alle reti 5G, evitando che i dat idi identificazione possano essere compromessi o esilarati fin dai database, grazie all’uso di crittografia asimmetrica e algoritmi sicuri. In pratica i dispositivi potrebbero essere registrati utilizzando gli indirizzi blockchain corrispondenti.
L’opportunita per gli smart contract
Dal momento che i contratti intelligenti si basano sui cosiddetti “oracles”, cioè gli agenti terzi che si frappongono tra il mondo reale e la blockchain per raccogliere e passarle informazioni esattamente nel momento in cui una certa condizione o fatto si verificano, un accesso a Internet molto performante garantirebbe un livello di sicurezza più alto per la transazione.
Gli effetti positivi “collaterali” della coesistenza di Blockchain e 5G
Parliamo eseenzialmente dei vantaggi che derivano dalle prestazioni di rete migliorate grazie al 5G: potendo contare su una copertura più ampia e quindi su una maggiore partecipazione alla rete, con più device collegati, ne guadagneranno la sicurezza e la decentralizzazione su cui la blockchain basa il proprio funzionamento. A guadagnarne sarebbero quindi più in generale tutti i sistemi e i servizi che fanno uso della blockchain per il regolamento, il consenso e la sicurezza.
Alcuni esempi concreti dell’ “alleanza” tra 5G e Blockchain
A lanciare la propria idea di una tecnologia blockchain per la “tokenizzaizone” del 5G è Dennis Meurs, GM e vicepresidente Transaction and Clearing Services di Syniverse, secondo cui l’introduzione del 5G agli operatori la sfida su come il nuovo standard possa consentire alle reti di trarre il massimo dei benefici economici, sia in ottica cliente sia in ottica telco. Per questo Meurs pensa a una “monetizzazione” delle reti 5G che consenta a ciascun contributore e partner esterno di ottenere una quota proporzionale del proprio contributo alla catena del valore. Gli operatori dovrebbero cioè dare vita a un sistema di token che sia in grado di registrare i contributi attraverso contratti intelligenti, rilasciando “gettoni liquidi” ai soggetti interessati ai servizi 5G. Potrebbero inoltre nascere sistemi di fatturazione basati su blockchain per le reti 5G regolando le interazioni tra una serie di reti interconnesse, piattaforme e tecnologie ospitate che devono essere interoperabili per facilitare la comunicazione all’interno del sistema.Idee che stanno già trovando applicazione in alcune sperimentazioni in corso: da maggio stanno lavorando a questo genere di innovazioni Mts Russia e Orange.