La DeFi o Decentralized Finance è un innovativo trend finanziario basato su protocolli decentralizzati (abilitati da tecnologia Blockchain permissionless e da smart contract) che hanno l’obiettivo di replicare i servizi finanziari esistenti in modo inclusivo e trasparente. Tuttavia, in questo momento i servizi DeFi sono principalmente adottati da investitori retail che operano in un ambiente nativamente deregolamentato, senza tutele e si trovano esposti a significativi rischi. Per poter consentire anche a figure istituzionali di agire in questo ambiente, tipicamente non regolamentato e permissionless, sono in fase di sviluppo piattaforme che consentono alle istituzioni di interagire all’interno della DeFi nel rispetto degli stringenti requisiti di conformità normativa.
Ne è un perfetto esempio il progetto che vede collaborare Cetif Advisory in qualità di leader e promotore, con i partner Fireblocks abilitatore di piattaforma, Reply per lo sviluppo della soluzione tecnologica e Linklaters per il supporto legale e fiscale, e che portato al lancio dell’Institutional DeFi For Security Token, con l’obiettivo di creare il primo ecosistema italiano per la sperimentazione della DeFi Istituzionale, valorizzando lo strumento dei Security Token per il mercato secondario.
Attualmente sono in corso gli incontri iniziali di co-design con i partecipanti della piattaforma, che sarà sperimentata in maniera ecosistemica e precompetitiva a partire da settembre 2023.
DeFi, un ambito sicuro e aperto all’operatività anche per i soggetti vigilati
Lo scopo del progetto ecosistemico della DeFi Istituzionale è quello di sviluppare una piattaforma che consenta ai player istituzionali di agire in questo ambiente nel rispetto delle linee guida e dei requisiti normativi, offrendo al contempo ai propri clienti servizi finanziari tipici dell’ecosistema DeFi, limitando drasticamente i rischi e mantenendo rendimenti significativi, nel rispetto di tutti gli attori coinvolti.
Il progetto, unico nel suo genere in Italia ed in Europa, coinvolge alcune tra le più importanti banche, SGR e attori del panorama finanziario italiano quali: AcomeA SGR – Gimme 5, Euromobiliare AM SGR, Banca Mediolanum, Banca Sella, Banca Popolare di Sondrio, Credem, Hype, Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Il progetto rimane aperto all’ingresso di eventuali altre istituzioni finanziarie interessate nei prossimi due mesi.
Così Cetif Advisory – spinoff di consulenza di Cetif, Centro di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – continua il percorso di studio e sperimentazione concreta dei Security Token, estendendo l’ambito di analisi di questa innovativa tipologia di strumento finanziario anche al contesto in forte crescita della Finanza Decentralizzata (DeFi) e, in particolare, a quello nascente della DeFi Istituzionale.
DeFi Istituzionale, l’ostacolo è la deregolamentazione
Da una ricerca sul tema della DeFi condotta da Cetif Advisory, con le principali istituzioni finanziarie – tra giugno e ottobre 2022 -, emerge che il paradigma della DeFi è analizzato attivamente da almeno un anno (81%), non è assolutamente considerato un fenomeno transitorio o sopravvalutato (81%), e per l’intero campione il principale ostacolo verso un avvicinamento e adozione della DeFi è la mancanza di un inquadramento regolamentare.
A conferma dell’attenzione verso la DeFi, la quasi totalità delle istituzioni finanziarie intervistate ritiene che non studiare la DeFi significhi perdere un vantaggio strategico (92%). Parallelamente, il 100% concorda che la DeFi consentirà di innovare il settore e creare nuovi servizi finanziari e il 92% considera la DeFi uno strumento per creare nuovi modelli di business.
Le oltre 20 istituzioni che hanno partecipato alla survey hanno inoltre condiviso che i casi d’uso di maggiore interesse per delle prime sperimentazioni concrete in ottica di Institutional DeFi sono servizi di custodia e decentralized exchange usando AMM e Liquidity Pool.
“Riteniamo di vitale importanza creare le condizioni perché la DeFi possa diventare un ambito sicuro e aperto all’operatività anche per i soggetti vigilati – ha spiegato Imanuel Baharier, General Manager di Cetif Advisory – Crediamo che da tale apertura possano derivare vantaggi enormi per tutto il sistema finanziario, in termini di sicurezza e garanzia per gli operatori Istituzionali e professionali e in termini di opportunità, equilibrio e resilienza per il sistema intero”.