Il mondo delle criptovalute ha compiuto un lungo viaggio dalla sua prima incursione nel mondo reale quando Laszlo Hanyecz decise di spendere 10.000 BTC per due pizze. Dal 2010 il panorama crypto ha subito una crescita esplosiva e ora, nel 2023, stiamo assistendo a un’adozione sempre più ampia tra aziende ed esercenti di tutto il mondo. Ma cosa ha portato a questo cambiamento e come possiamo sfruttare le criptovalute nel nostro quotidiano? Una disamina (che potete leggere nella sua versione integrale QUI) a cura di Niccolò Quattrini, Co Founder – Relations Manager Affidaty S.p.A. (Blockchain Technology Provider) e Giovanni Capaccioli, R&D, Business Intelligence Manager & Blog Director presso Affidaty S.p.A. lo spiega in dettaglio.
L’adozione delle criptovalute da ieri ad oggi
Un’analisi condotta da Zippia svela quanto le criptovalute siano diventate parte integrante del mondo degli affari. Attualmente, oltre 15.000 esercizi commerciali a livello globale accettano criptovalute come metodo di pagamento. Inoltre, oltre 30.000 bancomat in tutto il mondo possono gestire transazioni in crypto. I primi della fila sono gli Stati Uniti con circa 2.300 aziende che accettano criptovalute. Tra le figure di spicco Microsoft, che ha abbracciato Bitcoin come metodo di pagamento nel 2014. A livello settoriale, invece, i pionieri sono il turismo, le istituzioni bancarie, il comparto alimentare e la vendita al dettaglio.
Ma il fervore non si limita alle aziende: il 64% dei consumatori manifesta interesse nell’utilizzare le monete digitali come metodo di pagamento, mentre l’85% degli esercenti prevede che entro cinque anni diventerà la norma. Anche i dati forniti da Triple-a dimostrano come il numero di utilizzatori di criptovalute sia cresciuto in modo significativo, superando i 420 milioni nel 2023 contro i 320 del 2022.
Al di là degli entusiasti della tecnologia e deli investitori avventati, le crypto stanno diventando una vera e propria moneta d’uso quotidiano, in particolare nel mondo dell’e-commerce dove questa integrazione porta un ROI medio del 327% e un afflusso di nuovi clienti, con un incremento fino al 40%. Coloro che scelgono di pagare con criptovalute tendono a spendere circa 250 dollari in più per transazione rispetto alla spesa media.
Le criptovalute trovano un’ampia accoglienza anche nel settore del lusso. Gli acquirenti millennial, che nel 2021 rappresentavano già il 94% degli acquirenti di criptovalute e che sono prevalentemente al di sotto dei 40 anni, rappresenteranno il 50% del mercato dei beni di lusso. Per andare incontro a questa demografia emergente e offrire esperienze esclusive, molti marchi di lusso hanno iniziato a accettare pagamenti criptovalute, offrendo prodotti in edizione limitata acquistabili esclusivamente con questo tipo di pagamento.
Ma ad abbracciare pagamenti in criptovalute sono anche i trasporti, lo sport, lo shopping generale e l’industria alimentare, compresi caffè e ristoranti, che stanno integrando le transazioni in criptovalute come metodo di pagamento preferito dai loro clienti.
Anche in Italia, le criptovalute stanno guadagnando terreno
L’Italia, con la sua ricca tradizione di innovazione e adattabilità, sta facendo passi da gigante nell’adozione delle monete digitali. Quattrini e Capaccioli scrivono “Non è raro oggi camminare per le strade di Milano o Roma e notare insegne che promuovono l’accettazione di Bitcoin e altre criptovalute. Dalle grandi metropoli alle tranquille cittadine costiere, gli esercenti italiani stanno abbracciando il futuro digitale. Questa tendenza non si limita solo ai centri urbani, ma si estende anche ai paesi più piccoli, testimoniando l’ampia accettazione delle monete digitali nella Penisola”.
Ad aderire a questa rivoluzione sono hotel di charme, caffetterie alla moda, rinomati ristoranti, boutique di abbigliamento e negozi artigianali, ma anche grandi catene di magazzini e tabaccherie. Questo perché la versatilità delle criptovalute offre sia ai commercianti che ai clienti una gamma di vantaggi che vanno oltre la semplice transazione.
Per coloro che sono nuovi al mondo del commercio in criptovalute e desiderano utilizzarle in Italia, il processo è piuttosto semplice. Prima di tutto occorre acquistare la criptovaluta desiderata da una piattaforma di scambio (exchange) o da un bancomat specializzato e conservarla in un portafoglio elettronico (wallet) sicuro. Al momento del pagamento, molti esercenti offrono la conversione in tempo reale da Bitcoin (o altra criptovaluta) a Euro, permettendo di completare la transazione attraverso diverse modalità, come carta di credito, bonifico bancario o, in alcuni casi, anche in contanti.
Action Map, il ponte tra possessori di criptovalute ed esercenti
Di fronte alla rapida espansione delle criptovalute e all’esigenza di connettere acquirenti e venditori in questo spazio digitale, Affidaty S.p.A. ha compreso la crescente necessità di un punto di riferimento affidabile e ha deciso di lanciare Action Map, che Quattrini e Capaccioli descrivono come un vero e proprio ecosistema che connette chi offre e chi cerca, chi vende e chi compra, tutto attraverso il potere delle criptovalute.
Con un’interfaccia intuitiva e un design user-friendly, Action Map (che si può visitare a questa pagina) utilizza mappe opensource, integrando al meglio la filosofia di condivisione e accessibilità delle informazioni. In questo modo, non solo gli acquirenti possono individuare rapidamente dove spendere le loro criptovalute, ma anche gli esercenti hanno l’opportunità di presentare la propria attività, evidenziando servizi e offerte speciali.
Il vero potenziale di Action Map, però, risiede nella sua capacità di evolversi. Oltre a mappare i luoghi e i servizi che accettano criptovalute, è in pianificazione l’aggiunta di migliorie continue per rendere la piattaforma sempre più interattiva e utile. Oltre alle informazioni esistenti, Affidaty prevede di introdurre nuove categorie e funzionalità che risponderanno alle mutevoli esigenze sia degli esercenti che degli acquirenti.
“La nostra mappa non sarà mai statica, ma un organismo vivente, che si adatta e cresce con la comunità che serve. Invitiamo quindi tutti: esercenti, appassionati, curiosi, a partecipare a questa avventura con noi. Perché Action Map non è solo una mappa, ma una visione di un futuro in cui le criptovalute non sono solo un investimento, ma uno stile di vita” concludono Quattrini e Capaccioli.