Incentivare sempre di più l’agricoltura con maggiori sostegni nel minor tempo possibile, con tanta innovazione che non solo ne ottimizza la produttività, ma tutela anche l’ambiente, con diversi programmi di formazione, educando gli agricoltori non con la formazione teorica, ma applicativa sul campo, unendo un percorso di crescita vero e reale ad un importante incentivo fiscale previsto su formazione ed innovazione. E’ questo l’appello a sostegno del settore agricolo lanciato durante il webinar organizzato dall’Osservatorio Economico e Sociale Riparte l’Italia in collaborazione con Value Target, dal titolo “L’era dell’Agrifood 4.0: sostenibilità e digitalizzazione”.
Più crediti di imposta per supportare le PMI
“L’agricoltura ha sempre avuto la possibilità di avere agevolazioni a livello europeo. Ma si trattava di un’agricoltura tradizionale, che non andava verso il futuro, faticosa e incerta” spiega Francesco Raimondi, CEO di Value Target. Ora con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, si guarda al domani. E una chiave per finanziare il domani è quella della finanza agevolata con il “credito di imposta che è liquidità, un incasso netto” che favorisce i piccoli imprenditori e i loro progetti molto di più, rispetto al fondo perduto che va ad agevolare le imprese che hanno già le spalle larghe.
“Gli strumenti finanziari a disposizione degli imprenditori sono tantissimi, dai crediti di imposta ai fondi europei, bandi e agevolazioni che spesso non vengono sfruttati per la difficoltà burocratica e normativa” continua Raimondi. In questo senso, l’intervento di un consulente esperto può decifrare le normative e orientare velocemente ogni singola azienda verso il giusto strumento finanziario.
In un’ottica di ripartenza, Raimondi sostiene inoltre che si debba generare una cooperazione tra piccole e grandi aziende, poiché «le piccole imprese tendono a muoversi day- by-day. Sono le grandi aziende che sono in grado di supportare le piccole a crescere, creando delle filiere”, anche nell’adattamento agli standard di sostenibilità.
Più innovazione digitale per la transizione sostenibile
In questo campo, secondo Federico Sannella, direttore delle Relazioni Esterne di Birra Peroni, “sarà il consumatore a muovere la transizione” attraverso la scelta di acquisto del prodotto. Attraverso la tecnologia della blockchain, sarà possibile raccontare la tracciabilità della merce poiché questa tecnologia “registra il momento in cui gli agricoltori fanno il raccolto, con tutte le caratteristiche dell’orzo; il momento in cui l’orzo viene conferito nei nostri stabilimenti; in malteria, trasformato in malto; e poi inserito nella produzione della birra”.
Oltre a mostrare la storia del bene di consumo, la blockchain serve anche a definirne il livello di sostenibilità in termini di impatto ambientale “Quando parliamo di sostenibilità bisogna misurarla – precisa Sannella – E la capacità di tracciare il prodotto è un prerequisito per misurare poi il proprio impatto a livelli di emissioni di carbonio e consumo di acqua” e prendere misure in merito.
Più formazione per tutelare l’ambiente e l’energia
Sarà l’innovazione tecnologica, quindi, a guidare e sostenere il processo di transizione ecologica e di sostenibilità, anche però grazie all’ingresso di molti giovani nel settore. “Tanti giovani si sono avvicinati e hanno iniziato a fare attività agricole, anche come prima generazione – aggiunge Luisa Todini, imprenditrice e presidente della holding Todini Finanziaria – Il tema della conoscenza e divulgazione è fondamentale, farà in modo che il contadino non sia più solo colui che è legato alla produzione alimentare o enogastronomica, ma che sia anche un interprete della tutela dell’ambiente e della produzione dell’energia”.
In conclusione, in merito alla situazione attuale, è evidente che “ci troviamo in un periodo complicato”, afferma Sannella. “Mi piace pensarlo come un periodo di ripartenza. Ma inizierei a parlare di crescita, che mi sembra ancora più interessante”.
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