Arriva dalla FMA, la Financial Market supervisor per l’Austria una proposta di regolamentazione delle criptocurrency. Il Ministero delle Finanze di Vienna sta valutando di ispirarsi alle regole commerciali che regolamentano oro e derivati finanziari per sviluppare un regolamento sulle criptovalute da adottare nel paese e da proporre a livello europeo.
L’obiettivo è duplice. Primariamente l’Austria come altri paesi condivide la preoccupazione che uno sviluppo de-regolamentato del fenomeno possa favorire la crescita di fenomeni illegali, dall’altra appare assolutamente evidente la domanda da parte dei mercati finanziari e del mondo corporate di poter considerare la possibilità di operare a livello di criptocurrency potendo disporre di un quadro di regolamentazione condiviso. A questo proposito l’Austria come la vicina Svizzera, ma anche come Uk ed Estonia impegnate in progetto Blockchain per citarne alcuni, intende giocare d’anticipo rispetto all’inerzia che ancora contraddistingue l’atteggiamento delle maggiori economie su questo tema.
Regolamentazione contro rischi di illegalità
Nello specifico l’Austria intende dare vita a una regolamentazione che permetta di evitare i rischi di un utilizzo delle criptocurrency per riciclaggio di denaro e nello stesso tempo per cercare di attuare forme di controllo e di tutela analoghe a quelle degli strumenti finanziari tradizionali anche per le piattaforme di trading di criptocurrency. In particolare il rischio di utilizzo delle criptovalute per il riciclaggio presenta una serie di analogie con l’utilizzo di metalli preziosi per la stessa finalità e anche per questo la proposta che si sta attivando guarda alla regolamentazione applicata per il mercato dell’oro e dei metalli preziosi.
Siamo in uno scenario che vede crescere l’attenzione verso le criptocurrency e le persone e le imprese hanno bisogno di maggiori certezze e per questo la proposta che sta arrivando dalla FMA dovrebbe prevedere dei modalità volte a portare alla identificazione degli attori nell’ambito della Blockchain e alla necessità di segnalare le transazioni che superano un determinato valore (si parla di 10.000 euro) alle autorità preposte a monitorare e controllare l’intelligence finanziaria. Si tratta, dal punto di vista del modello di un metodo che è appunto simile a quello praticato nell’ambito della gestione dei preziosi. nello stesso tempo però le piattaforme di trading di criptovalute dovrebbero essere a loro volta monitorate dalla Financial Market supervisor per l’Austria FMA.
L’obiettivo è poi anche quello di arrivare a una regolamentazione per le Initial Coin Offering ICO che a loro volta dovranno essere soggette a valutazione, verifica e approvazione da parte della stessa FMA e tanto per queste operazioni quanto per quelle legate alle offerte di obbligazioni o di altre tipologie di prodotti finanziari basati su criptocurrency dovranno valere le forme di regolamentazione che garantiscono agli operatori delle forme di tutela contro la manipolazione del mercato, contro l’insider trading o contro altre forme di illecito.
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