Che l’India stia diventando uno dei mercati più interessanti sotto il profilo delle tecnologie digitali applicate alla finanza lo dimostra la crescente attenzione dei grandi investitori del Far East, che continuano a puntare risorse soprattutto in ambito fintech. Da Tencent a Softbank passando per Alipay, il 2017 è infatti costellato di operazioni che stanno rinvigorendo gli operatori non bancari, facendo aumentare esponenzialmente il numero di transazioni tra consumatori e imprese anche in assenza di conti correnti bancari e carte di credito.
KPMG ha stimato che nel corso dell’anno aumenteranno anche i business case rispetto ai modelli di business costruiti sulle piattaforme Blockchain, che in India stanno cominciando a interessare anche gli ambiti delle assicurazioni e dell’asset management. Il focus, però, rimane sulle startup attive nel settore finanziario. L’attenzione è così alta che il governo starebbe addirittura predisponendo un impianto regolatorio ad hoc per le imprese fintech, con particolare riferimento ai meccanismi di credito basati sul P2P (Peer to Peer), mentre aumentano i capitali puntati sulle organizzazioni che sviluppano soluzioni che sfruttano gli open data, gli analytics, l’intelligenza artificiale e per l’appunto la Blockchain.
Ovviamente, gli istituti tradizionali non sono rimasti a guardare. Ad oggi sono 24 le banche del Subcontinente che hanno unito le forze dando vita al consorzio Bankchain, che non rappresenta solo una risposta alla minaccia che proviene dalle startup fintech, ma anche – come spiega il responsabile per l’innovazione di State Bank of India (SBI) Sudin Baraokar – un’alternativa al modello elaborato dai gruppi confluiti in SWIFT, e che sono attualmente concentrati sul roll out della piattaforma per i pagamenti transfrontalieri in tempo reale. Tra i principali attori dell’iniziativa avviata a febbraio ci sono la già citata SBI, ICICI Bank, DCB Bank, Kotak Bank, Bank of Baroda e persino Deutsche Bank (ma si segnala anche l’interesse di Reserve Bank of India), che hanno stretto un’alleanza tecnica con Primechain Technologies (startup di Mumbai specializzata nello storage di contratti digitali e nella realizzazione di API per Blockchain), IBM e Microsoft Azure.
Il cuore del progetto Bankchain è il sistema ClearChain, che secondo The Times of India consentirà lo scambio e la condivisione di informazioni sui clienti, incluse quelle relative ai cosiddetti SARs (Suspicious Activity Reports), lavorando in sinergia con altre soluzioni che puntano a ridurre il rischio di frodi nella concessione del credito, specialmente nel caso in cui chi richiede un prestito a un istituto prova a impegnare asset già ipotecati con altre banche. Ma l’approccio KYC (Know Your Customer) sarà anche alla base dell’identificazione di possibili operazioni di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.
Primechain-KYC è per l’appunto uno dei primi progetti sviluppati dal consorzio. Creato gomito a gomito da Primechain e da Microsoft, questa Blockchain permission-based si rivelerà fondamentale anche per contrastare i finanziamenti al terrorismo internazionale. Tra i primi istituti ad adottarla, ci sarà il CIC (Collaborative Innovation Centre) di SBI, che testerà e validerà diversi piloti proprio sui nodi dell’ambiente Cloud offerto da Redmond, che avrà il compito di fornire interfacce e garantire l’interoperabilità della piattaforma, oltre che provvedere alla sicurezza e all’integrazione con gli altri sistemi. “Azure ci aiuterà nella realizzazione e nella configurazione dei nodi, permettendo ai membri del consorzio di lavorare insieme in qualità di team unificato”, ha precisato Sudin Baraokar.
Oltre a sostenere il progetto comune Bankchain, alcune delle banche stanno comunque effettuando sperimentazioni in maniera autonoma: Yes Bank, per esempio, ha implementato un sistema transattivo multinodale per digitalizzare i processi di acquisizione del gruppo Bajaj Electricals, produttore di materiale elettrico destinato al real estate. ICICI Bank ha stretto una partnership con la banca Emirates NBD con l’obiettivo di sfruttare la Blockchain per le transazioni e le rimesse di pagamento internazionali, così come sta facendo Axis Bank in collaborazione con Ripple, mentre Kotak Mahindra Bank punta a ridurre le tempistiche di invio delle lettere di credito da una ventina di giorni a poche ore.