Mentre in Italia le criptovalute trovano la loro regolamentazione sotto il profilo del contrasto al riciclaggio del denaro, gli altri Paesi europei si muovono in ordine sparso, con approcci più o meno rigidi.
L’Autorità svizzera cerca di fornire degli strumenti utili agli operatori al fine di individuare le regole a cui devono sottostare basandosi sulla diversa funzione economica dei token rilasciati; l’Autorità federale di supervisione finanziaria tedesca ha emanato un comunicato per chiarire gli obblighi a cui devono sottostare i promotori di ICO; l’Ente francese per la regolamentazione del mercato azionario ha rilasciato una dichiarazione ufficiale con cui afferma la necessità di una autorizzazione preventiva all’offerta di derivati su criptovalute. Nel frattempo, la Banca Centrale europea ha pubblicato un chiarimento sui Bitcoin, illustrandone i pericoli per gli investitori, ma escludendo che sia suo compito quello di regolare tale materia.
La Commissione Ue ha istituito l’Osservatorio e Forum sulla Blockchain, con l’obiettivo di monitorare gli sviluppi ed i progetti di utilizzo della blockchain più interessanti sul territorio europeo.
Per saperne di più sull’approccio europeo e le norme e gli orientamenti su Bitcoin in Europa, Stati Uniti, Asia, leggi questo articolo di agendadigitale.eu:
Le norme su Bitcoin e crittovalute nei diversi Paesi: il quadro