POLIBOX, azienda attiva nella ristorazione collettiva e nella commercializzazione di contenitori isotermici, aveva come esigenza quella di fornire sempre maggiori garanzie ai propri clienti sui dati di trasporto degli alimenti. TIM Enterprise, la nuova business unit dedicata alle Pubbliche Amministrazioni e ai grandi clienti,
ha risposto a questa esigenza con il progetto IoT e Blockchain per un monitoraggio all’avanguardia (risultato finalista ai Digital360 Awards 2022 per la categoria Internet of Things).
Così una scatola diventa smart
TIM ha installato all’interno della scatola isotermica di Polibox un sensore per verificare il mantenimento delle condizioni ambientali al suo interno a garanzia delle proprietà organolettiche del prodotto e la tracciabilità real-time e certificazione dei dati rilevati lungo il tragitto. Obiettivo del progetto è far arrivare al cliente il prodotto garantendo che il contenitore stesso e il suo contenuto non abbiano subito alterazioni.
Proprio nel ruolo di certificatori della realtà, l’operatore di rete ha caratteristiche distintive. Infatti può garantire che una certa informazione sia originata da una determinata SIM NB-IoT, da un determinato terminale, in un determinato momento e da una determinata posizione (Cella), assegnando una sorta di marchio DOCG (Dato di Origine Certificata e Garantita) all’informazione ricevuta dal sensore IoT.
La gestione dei dati è affidata alla tecnologia blockchain, che permette di blindare e certificare i dati mostrati al cliente finale.
L’interazione tra gli oggetti IoT e la blockchain è gestita dalla piattaforma di connettività di TIM, denominata IoT CONnectivity platform (ICON), che permette la scrittura del dato, arricchito con i metadati di rete, in blockchain tramite un gateway, configurabile e scalabile, che permette il dialogo mediante qualsiasi tipologia di blockchain criptando i dati con chiavi di cifratura decise dall’utilizzatore.
Il sensore utilizzato, fornito da Olivetti, è un minigateway NB-IoT capace di rilevare qualunque tipo di parametro. All’interno di tale sensore viene alloggiata una SIM NB-IoT che funziona da aggregatore di dati e trasforma il box in un vero e proprio “Smart Product”..
A garanzia della localizzazione del contenitore anche in assenza di segnale GPS sono utilizzate le informazioni fornite dalla rete mobile di TIM (in linea con la normativa GDPR).
Le applicazioni del progetto
La soluzione è già stata applicata all’interno di due contesti: Mind Foods Hub (progetto co-finanziato da Regione Lombardia) e B2T2 – Blockchain Based Tracing & Tracking (progetto co-finanziato da EIT Digital). In ambedue i casi il contenitore isotermico è stato equipaggiato con il sensore descritto in precedenza, per rilevare temperatura, umidità, localizzazione e la rilevazione di apertura o chiusura mediante uno smart locker.
I dati rilevati dai sensori sono inviati alla piattaforma di connettività di TIM e memorizzati in blockchain. Tali dati sono visibili su una dashboard appositamente realizzata che permette di monitorare in qualsiasi momento il processo di delivery, fornendo le informazioni di dettaglio oltre che una vista su mappa geografica.
In particolare, nel progetto B2T2, il contenitore isotermico è stato posizionato all’interno di un container nel porto di Genova per tracciarne non solo le informazioni ambientali interne ma anche la posizione durante il suo trasferimento al deposito di Dinazzano (Reggio Emilia). In questa circostanza, per evitare il rischio di assenza di segnale GPS è stato utilizzato un modulo sviluppato nei laboratori d’innovazionedi TIM, che integra il metadato di localizzazione di cella fornito dalla rete mobile di TIM ai dati collezionati dal sensore NB-IoT.