Accenture, Coop, DHL, EY, IBM, Maersk, Sap: ne abbiamo parlato più volte in questi ultimi mesi. Sono tutte realtà che hanno avviato iniziative, progetti pilota e implementazioni non solo sperimentali della Blockchain nell’ambito della logistica e della supply chain.
Ma sono casi isolati o sono i prodromi di una tendenza che potrebbe trovare a breve più ampia diffusione?
I numeri dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica
Secondo quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica & eCommerce B2B pubblicato alla fine del mese di giugno, siamo di fronte a un fenomeno da tenere sotto osservazione.
Al momento, si legge nel report, a livello mondiale sono stati censiti 131 progetti che riguardano i rapporti di filiera e che prevedono uno scambio di informazioni tra cliente e fornitore.
Stiamo parlando, si precisa nell’Osservatorio, di progetti ancora nascenti: dei 131 di cui si parla, solo 8 sono pienamente operativi, mentre i restanti si dividono in misura abbastanza omogenea tra la sperimentazione pure e il solo annuncio.
Cinque casi d’uso della Blockchain nella logistica e nella gestione della supply chain
La numerosità dei casi è comunque sufficiente a definire una prima classificazione dei casi d’uso più frequenti.
L’Osservatorio ne identifica cinque, a partire dai processi di eSupply Chain Execution, che riguardano, in buona sostanza, la condivisione di informazioni e la gestione del credito di filiera. È questo l’ambito che vanta la maggiore numerosità e che tocca il 43 per cento dei progetti complessivamente censiti.
In seconda posizione l’Osservatorio colloca le applicazioni di eSupply Chain Control che riguardano il 31% del totale dei progetti e che riguarda, in particolare, la tracciabilità di filiera.
Ne abbiamo parlato in più occasioni anche per progetti sviluppati nel nostro Paese e che trovano applicazione nella filiera del food (vedasi i casi su Agrifood.tech).
Il terzo ambito è quello della cosiddetta eSupply Chain Collaboration: in questo caso, si parla dell’utilizzo della blockchain con l’obiettivo di rivedere i processi esistenti, anche creando nuove procedure, ampliando la catena del valore, integrando più soggeti.
Il quarto ambito applicativo è quello dell’eProcurement e riguarda circa il 9 per cento dei 131 progetti cui si faceva riferimento. L’obiettivo, in questo caso, è rivedere i processi di acquisto, coprendo tutta la filiera, per migliorarne la trasparenza. Un esempio concreto? La gestione delle gare d’appalto.
Infine, l’ultimo ambito applicativo vede la Blockchain utilizzata a supporto dei processi interni, per garantire l’autenticità e l’immodificabilità di atti, documenti, informazioni. In questo caso, la case history citata dall’Osservatorio è tutta Italia e riguarda l’azienda vinicola Volpone, di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Lo schema che presentiamo in calce, tratto anch’esso dall’Osservatorio, aiuta a visualizzare tendenze e prospettive.