Pagheremo la “bolletta” dell’energia in bitcoin? Non ancora, ma ci stiamo avvicinando velocemente e in questo percorso si possono già oggi pagare una serie di prodotti collegati al mondo dell’energia e della sostenibilità. Grazie all’accordo con Chainside i clienti Sorgenia potranno infatti acquistare una serie di servizi pagando con le criptovalute del proprio wallet.
In un momento in cui il tema dello sviluppo di forme di pagamento alternative al cash è di strettissima attualità tanto che la Manovra 2020 focalizza l’attenzione dei pagamenti elettronici e cresce l’attenzione verso nuove forme di gestione delle transazioni tra provider e cittadini.
Bitcoin per pagare nel marketplace di Sorgenia
Il sistema di pagamento in bitcoin di Chainside potrà essere utilizzato per l’acquisto di due grandi tipologie di prodotti nel marketplace della digital energy company: da una parte le soluzioni dedicate alla smart home, come smart meter, termostati wireless, rilevatori di wi-fi; dall’altra i servizi e i prodotti dedicati alla mobilità iintelligente o e-mobility, come hoverboard, monopattini, skateboard elettrici.
In entrambi i casi si tratta di una sintesi tra offerta di prodotti e servizi che nascono nel segno della sostenibilità e dall’altra sottlinea il ruolo sempre più importante delle modalità di pagamento in termini di accessibilità, usabilità e attenzione alle abitudini dei consumatori.
Concretamente i clienti Sorgenia che hanno attivo un conto in criptovaluta troveranno sul marketplace la possibilità di selezionare questa specifica modalità di pagamento sia dal sito web sia dalla App, in una forma simile a quella dei tradizionali circuiti di pagamento. Il pagamento avviene dunque in bitcoin, ma il controvalore viene poi addebitato con un cambio allineato al valore di cambio della moneta virtuale al momento della transizione. Il servizio non prevede l’onere di commissioni.
In futuro si utilizzeranno i Bitcoin anche per pagare le “bollette”
Luigi Gabriele, componente del GDL Blockchain del MISE e Vice Presidente di VISIONARI no profit osserva in una nota rilasciata dalle aziende che questa “partnership è stata accompagnata da un esperto in tematiche di tutela dei consumatori e in un momento così importante per i pagamenti innovativi e per il contrasto del contante, è necessario aprire alle criptomonete”. Gabriele aggiunge poi che pur essendo impossibile effettuare una stima corretta del “ circolante” in bitcoin si può comunque concordare sul fatto che si tratta di un asset di valore importantissimo che può portare valore all’economia reale e all’economia “domestica”. Questa operazione permette di “intercettare questa disponibilità di risorse dei CriptoConsumers per agevolare lo sviluppo di una economia collegata alle criptovalute”.
Nella stessa nota Alberto Bigi, Chief Innovation & Development Officer di Sorgenia mette in evidenza che “ … consentire di pagare in bitcoin significa andare incontro alle esigenze dei clienti e.. non vogliamo fermarci qui: stiamo studiando come estendere l’uso dei bitcoin anche ad altri servizi, primo tra tutti il pagamento delle bollette”. A sua volta Lorenzo Giustozzi, CEO di Chainside ha osservato che questo accordo è una tappa nella direzione della creazione di un ecosistema che vuole creare la possibilità di pagare direttamente in bitcoin in qualsiasi situazione.
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