Blockchain: il ruolo delle startup nella creazione dell’Internet of Value

Il prossimo convegno dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del 17 gennaio dedicherà uno spazio importante anche all’analisi delle prospettive per le startup. Un fenomeno che trova spunti di grande interesse nel rapporto “Le startup Blockchain & Distributed Ledger nel 2019” sempre firmato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano con una serie di indicazioni su come le nuove imprese possono contribuire alla creazione della nuova Internet del valore

Pubblicato il 30 Dic 2019

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Il rapporto tra Startup e blockchain è da sempre un rapporto speciale. Per chi crea e sviluppa innovazione la blockchain è molto di più che una tecnologia, una piattaforma o un ambiente di sviluppo. Il rapporto tra blockchain e startup investe ovviamente la dimensione tecnologica, ma si estende a tante altre aree di innovazione, tutte strettamente connesse, come quella legata alle modalità di finanziamento o quelle legate alla creazione di nuove forme di transazione e di relazione tra soggetti in forza della possibilità di gestire in modo innovativo gli asset di valore. In ragione di queste e altre caratteristiche la blockchain più che una tecnologia si presenta come una forma di cultura che affonda le proprie radici nei principi della decentralizzazione.

Per capire che prospettive si sono aperte e si apriranno in futuro per le startup che scelgono di abbracciare la blockchain abbiamo colto qualche spunto dell’interessante rapporto “Le startup Blockchain & Distributed Ledger nel 2019” dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano anche per comprende cosa possiamo aspettarci da questa relazione.

Convegno e ricerca

Blockchain & Distributed Ledger: unlocking the potential of Internet of Value

Per approfondire la conoscenza dei fenomeni legati alla blockchain non dovete perdere l’appuntamento con l’edizione 2020 dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger in calendario per il prossimo 17 gennaio a Milano. Con questa occasione avrete a disposizione i dati della ricerca 2019 arricchiti dai contenuti di una serie di tavole rotonde e di momenti di confronto sui trend tecnologici e di mercato e sulle prospettive per provider e imprese. In particolare corso dell’evento verranno affrontati i seguenti punti:

  • Il 2019 di Blockchain e Distributed Ledger
  • Le più recenti innovazioni tecnologiche in ambito Blockchain e DLT
  • I principali settori cross-industry di applicazione della Blockchain e i principali progetti
  • Lo scenario organizzativo delle aziende italiane
  • Il valore del mercato
  • Il framework normativo

Per maggiori informazioni e per iscriversi

La classificazione delle startup

L’analisi effettuata dall’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger si è concentrata su 605 startup internazionali fondate a partire dall’aprile 2014 e con un ultimo finanziamento acquisito nell’arco temporale tra l’aprile 2017 e l’aprile 2019. Le startup sono state classificate per ambito applicativo e per processo di riferimento.

Per ogni startup è stato identificato un ambito applicativo di appartenenza sulla base di una serie di settori come: Finance, Agrifood, Virtual Currency, General Purpose, Media & Arts, Logistics, Automotive, Airline, Insurance, Telecom, Luxury, Healthcare, Utility, Other.

In termini di processo la classificazione ha focalizzato l’attenzione sull’impatto delle startup sui seguenti processi: Exchange & Trading, Payment, Capital markets, Wallet, Voting, Software development, Identity, Data & Document Management, Advertising management, Supply Chain Finance, Tracking & Supply Chain, Property registry, Lending and Crowdfunding, Other.

Dal punto di vista della distribuzione geografica le startup censite sono nel 32% dei casi in Europa dove hanno ricevuto 2.659 milioni di dollari di finanziamento, nel 41% sono in Nord America con un finanziamento di 2.951 milioni di dollari, per il 2% sono nel Sud e Centro America con un finanziamento di 148 milioni di dollari, nel 22% sono in Asia con 2.178 milioni di dollari di finanziamento, in Oceania per un 2% con 317 milioni di dollari e in Africa per un 1% per 19 milioni di dollari di finanziamento.

Startup e blockchain: lo scenario 2019 in rapporto al 2019

Nell’analisi condotta nel corso del 2018 il numero delle startup mappate e analizzate si era fermato a quota 354 con un volume di finanziamenti pari a 6,1 miliardi di dollari. Nel 2019 il perimetro delle nuove imprese che fanno riferimento alla blockchain si è significativamente ampliato superando quota 600 (604 per l’esattezza) e registrando un volume di investimenti pari a 8,3 miliardi di dollari. Un dato che esclude una startup come Block.one che ha raccolto 4,2 miliardi di dollari.

In quali settori operano le startup blockchain

Più finalità, ovvero general purpose. Il 28% delle startup censite nascono per rispondere a più obiettivi e costituiscono la categoria delle imprese General Purpose, un gruppo che secondo la ricerca conquista anche il 30% dei finanziamenti. L’altra grande famiglia è rappresentata dalle startup che operano nell’ambito delle Virtual Currency che creano applicazioni o che utilizzano soluzioni basate su criptovalute, wallet o servizi legati a marketplace. Le startup per Virtual currency rappresentano il 25% delle imprese analizzate e dal punto di vista del finanziamento pesano sempre per un 25%. Poi ci sono le startup che operano nell’ambito finanziario che costituiscono il 20%. Gli altri settori seguono con Media & Arts che raccoglie l’11% delle startup, l’healthcare e il mondo Telecom entrambe con il 2% e infine Utility e Agrifood a loro volta con l’1%.

E’ interessante osservare come è cambiata la distribuzione dei finanziamenti tra l’analisi del 2018 e quella del 2019. Le “General Purpose” avevano il 13% dei finanziamenti nel 2018 e sono passate al 30%, le Virtual Currency erano al 33% e hanno segnato una riduzione al 25%, Il Finance è sostanzialmente stabile dal 26 al 23%, Media & Arts è passato dal 13 all’8%.

Interessante anche vedere il finanziamento medio per startup in funzione del settore. In questo caso la classifica è guidata dalle startup del mondo Telecom dove troviamo 11 nuove imprese con un investimento medio di 29,8 milioni di dollari per startup, segue il mondo Finance, assai più popolato con 121 startup e con 15,5 milioni di dollari di investimento medio, al terzo posto si colloca il mondo General Purpose con ben 168 startup e con 14,5 milioni di dollari di investimento medio. Da segnalare il mondo Agrifood con 10 nuove imprese e con un investimento medio di 5,8 milioni di dollari per azienda.

Su quali processi lavorano le startup blockchain

Le 605 nuove imprese mappate hanno prevalentemente concentrato l’attenzione sui processi di Data & Document Management (20% come numero di startup, ma 15% come quota di finanziamenti) e su Software Development (19% come numerosità di imprese e 15% come flusso di risorse finanziarie). Grande attenzione ai temi del Payment con il 15% delle startup e come finanziamenti, seguono Exchange & Trading, Capital Markets, Wallet rispettivamente con 12%, 11% e 5% a livello di imprese e 14%, 11% e 7% in termini di finanziamenti. Da segnalare il 5% di startup che lavora sui temi del Tracciabilità che ricevono però l’1% di finanziamenti.

Nell’analisi del finanziamento per processo si nota che gli investitori premiano i temi del Lending / Crowdfunding dove si collocano 21 startup che ricevono mediamente 19 milioni di dollari, segue il Software Development con 115 imprese che ricevono mediamente 17,7 milioni di dollari e il mondo dei Wallet popolato da 33 startup con investimento medio di 17,6 milioni di dollari. Il Data & Document Management che come abbiamo visto rappresenta il “processo” sul quale si concentra maggiormente l’attenzione delle startup con 118 realtà vede invece un investimento medio 10,2 milioni di dollari.

Come e dove viene utilizzata la blockchain

Per capire che prospettive si aprono grazie al lavoro delle startup è importante vedere come viene utilizzata la blockchain, ovvero quali caratteristiche  vengono sfruttate prevalentemente dalle startup. Smart Contract e DApp sono i due “motori” principali sfruttati dal 52% delle startup e in grado di raccogliere il 44% dei finanziamenti; il 23% delle startup punta all’utilizzo di Criptovalute e su questa funzionalità si concentra il 25 dei finanziamenti; la Notarizzazione è utilizzata dal 4% delle nuove imprese e rappresenta il 2% dei finanziamenti.

Quali sono i canali di finanziamento delle startup blockchain

Si è detto all’inizio che la blockchain esprime un potenziale di innovazione in grado di abbracciare tanti e diversi ambiti tra i quali, non ultimo e certamente non trascurabile la possibilità di attuare nuove modalità di finanziamento. Non solo, le forme stesse attraverso le quali una nuova impresa raccoglie risorse per lo sviluppo della propria idea sono oggetto di innovazione. E’ ad esempio il caso delle ICO, Initial Coin Offering che tanto peso hanno avuto nel lancio di nuove startup nel corso del 2017.

Il report dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger focalizza in modo particolare l’attenzione sulle startup che hanno ricevuto solo finanziamenti di Venture Capital e startup che hanno ricevuto solo finanziamenti in ICO. Nel primo caso si nota che il VC crede con convinzione nelle prospettive del Software Development che raccoglie da solo il 30% degli investimenti, una quota che scende al 17% nel caso di finanziamenti tramite ICO; Data & Document Management sono allo stesso livello di interesse tra VC e ICO (15% e 16%); le soluzioni di Capital Markets arrivano al 13% nell’ambito degli investimenti “solo venture Capital”, mentre sono il 9% delle ICO; il Payment è al 13% del Venture Capital e all’11% dell’ICO. La quota più importante degli investimenti ICO è rappresentata dai progetti su Exchange & Trading che occupano il 20% di questi portafogli, mentre si fermano all’11% nel caso delle “tasche” dei Venture Capital.

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